SITUAZIONE RTV- LA PREOCCUPAZIONE DELLA COMUNITA’ NAZIONALE ITALIANA
L’incertezza nei finanziamenti e lo scontro sempre più aperto con la Direzione della RTV di Slovenia preoccupa non poco per il futuro dei programmi di Radio e Tv Capodistria. Inquadrati nell’Ente radiotelevisivo nazionale, denunciano difficoltà nella realizzazione dei piani di produzione concordati, la mancanza di personale tecnico che viene condiviso con i programmi sloveno, il che causa difficoltà nelle uscite. Su tutto gravano le ingerenze di Lubiana nell’autonomia redazionale e nei compiti delle due emittenti- come noto di recente si era scongiurato in extremis in divieto per le troupe capodistriane di preparare servizi nell’Istria meridionale, quindi nel territorio dove vive gran parte della Comunità nazionale italiana che fa riferimento, storicamente, a Radio e Tv Capodistria. Questi problemi sono emersi a Lubiana in seno alla Commissione per le nazionalità del Parlamento. Alla riunione, chiesta dal deputato italiano Felice Ziza, sono stati riesaminati i problemi delle due emittenti anche dal punto di vista del rispetto dei diritti acquisiti delle minoranze in campo informativo. “ La seduta della Commissione che ho chiesto si riunisse d’urgenza, era d’obbligo. Sono anni che ormai a Radio e Tv Capodistria non si lavora bene, ci sono grosse difficoltà. Con la presidente del CDA della RTV di Slovenia ci incontriamo, affrontiamo i problemi, ma non troviamo soluzioni. Adesso manca la realizzazione di accordi stipulati con l’ultimo governo, che sono in via di realizzo. Si tratta di rispettare trattati internazionali sulla tutela delle minoranze e la stessa costituzione slovena. Scendendo nella graduatoria delle norme si giunge alla legge sulla RTV slovena. Non riusciamo a venirne a capo per lavorare in pace. Abbiamo perso qualche produzione. Ci sono problemi per uscire in tutto il territorio d’insediamento storico della Comunità nazionale italiana, in Slovenia, Croazia, nel Quarnero o in Dalmazia. La delibera che ho proposto ed è stata approvata all’unanimità, chiede al governo di farsi garante dei nostri diritti acquisiti- garantendo finanziamenti, personale e realizzazione della produzione“ ha rilevato il parlamentare della CNI. A fargli praticamente eco tutti i vertici della RTV capodistriana che hanno ripetuto l’elenco dei problemi con cui si confrontano quotidianamente e che si riflettono poi sulla tranquillità del lavoro nelle due emittenti e da qui anche sulla qualità del prodotto finale che viene messo in onda, anche se la valutazione generale è che le trasmissioni radio e tv sono molto seguite e soddisfano le esigenze dei principali fruitori, gli appartenenti al Gruppo nazionale italiano. A ribadire questi concetti è stato a Lubiana, Alberto Scheriani, presidente della CAN Costiera e presidente del comitato di programma RTV Capodistria. “Come continuo a fare da molti anni ho voluto ribadire anche in questa occasione che i problemi di RTV Capodistria non sono nuovi. Stanno diventando un fenomeno di precarietà, di insicurezza sul futuro con continue minacce di tagli. Non vedo altra possibilità che far affluire i mezzi per i programmi italiani direttamente dal governo per tramite dell’Ufficio per le nazionalità, dopo che sarà stato accertato di quante sovvenzioni necessitiamo. Radio e Tv Capodistria devono rimanere nell’ambito del servizio pubblico RTV. Va ottenuta autonomia finanziaria e decisionale sulla politica dei quadri. In particolare vanno sostituiti i dipendenti che vengono collocati a riposo” ha rilevato Scheriani.
VIGNETTA AUTOSTRADALE. ZIZA: “IL MIO IMPEGNO PER LA SUA ABOLIZIONE IN ISTRIA”
L’interesse per l’abolizione del bollino autostradale da Scoffie sino al mare rimane vivo e anzi diventa ancora più marcato con l’avvicinarsi della stagione estiva e l’afflusso di turisti in regione. Gli appelli affinchè la strada a scorrimento veloce verso Capodistria sia esentata dal pagamento del pedaggio si rinnovano ciclicamente. L’ultimo è stato lanciato con una raccolta di firme dalla deputata piranese e vicepresidente del parlamento, Meira Hot. Appoggiata dal parlamentare della CNI, Felice Ziza, ha promosso una petizione per convincere il Ministero delle infrastrutture e la DARS- Società per le autostrade a rinunciare alla vignetta. A Lubiana, per ora, restano fermi sulle loro posizioni: i proventi delle vignette sono irrinunciabili per chi si occupa della costruzione e della manutenzione della rete autostradale nazionale. Esentare l’Istria- sostengono- avrebbe un effetto domino in tutto il Paese, dove vaste zone sono “di confine” cosi come il capodistriano. Il deputato della CNI nel motivare la sua mozione: “Mi appello al rispetto dei trattati internazionali a partire dal Memorandum di Londra. Nel 1975 furono firmati gli Accordi di Osimo, che tra l’altro prevedevano lo snellimento della viabilità a ridosso dei confini tra l’Italia e l’allora Jugoslavia, nonché la costruzione di moderne vie di comunicazione, a favore dello sviluppo delle aree transfrontaliere. Roma ha fatto fronte ai propri obblighi e continua a consentire il libero uso dei tratti autostradali sino a Monfalcone. Lo spirito degli Accordi è stato cosi rispettato. La Slovenia, invece, pur ereditando gli accordi della ex Jugoslavia, non recepisce queste norme. Di particolare importanza i capoversi che prevedono decisioni su base bilaterale, cosa mai avvenuta dall’ indipendenza della Slovenia ad oggi. Nel corso dell’ultima seduta del Parlamento il deputato della CNI è tornato sull’argomento vignette con un interrogazione al Ministro dell’infrastruttura, Alenka Bratušek, chiedendo esplicitamente quante volte dal 1991 la Slovenia abbia chiesto un incontro bilaterale con l’Italia per stabilire come gestire le strade nell’ex zona B della Slovenia. La ministro ha ammesso che incontri del genere non si sono mai tenuti.
BILINGUSIMO: IL DECRETO INTERCOMUNALE AFFRONTA LA FASE FINALE
Sta entrando nella fase finale il lungo iter per l’approvazione del decreto intercomunale sul bilinguismo. Promosso dal deputato della CNI, Felice Ziza, in collaborazione con la CAN Costiera, con la preparazione di una prima bozza, il documento sta ora attendendo che si mettano in moto i Comuni. Una bozza, rivista e aggiornata con i consulenti legali delle amministrazioni a Capodistria e Ancarano, sarà presto al vaglio dei quattro sindaci dei Comuni costieri. Superato il loro coordinamento agli inizi di maggio, il decreto tornerà prima alle CAN Comunali e a quella Costiera, per entrare poi nelle procedure del Consigli municipali- come rilevato da Andrea Bartole, presidente della CAN Piranese nel corso dell’ultima riunione dell’organismo. Le norme riguarderanno l’uso della lingua italiana in tutti i comparti- dal bilinguismo visivo nella cartellonistica, alle comunicazioni di enti pubblici o privati. Fungerà da base per regolamentare meglio un settore che da molti anni attende aggiornamenti. Quello in vigore prevede ancora sanzioni in talleri. Gli ispettori comunali, ovviamente, non possono usarlo per sanzionare chi non rispetta il bilinguismo. Serve un decreto a testo unico lungo tutta la fascia costiera, che si soffermerà anche sulla forma dei messaggi in italiano e sloveno, prevedendo- ad esempio- che siano scritti in caratteri di grandezza e formato uguali, cosa che spesso non avviene. Alle CAN sarà affidata la competenza di vigilare sul rispetto del bilinguismo, in stretta collaborazione con l’Ispettorato intercomunale a cui spettano poi le sanzioni per gli inadempienti che non si mettono in regola nemmeno dopo gli avvertimenti delle Guardie municipali. Il cammino del decreto è ancora irto di ostacoli, ma soprattutto ha bisogno di tempo per essere completato. Forzando i tempi in maggio e poi prima della pausa estiva, si potrebbe sperare che sia varato entro autunno 2026, quando si svolgeranno le elezioni amministrative.
TAPPA LITUANA DEL PROGETTO ERASMUS NEVE ART/ACTION – CREATING A COMMON FEELING AMONG TEENAGERS FOR A NEW VISION ON EUROPE
Tappa lituana del progetto Erasmus NeVE Art/Action – Creating a common feeling among teenagers for a New Vision on Europe. Il 14 e 15 aprile 2025 si sono tenuti in Lituania lo spettacolo teatrale e l’incontro dei partner del progetto Erasmus NeVE Art/Action – Creating a Common Feeling Among Teenagers for a New Vision on Europe, al quale partecipa anche la CAN Costiera. Una delegazione della CAN Costiera ha partecipato al partner meeting e allo spettacolo teatrale previsti nell’ambito del progetto europeo, che vede il coinvolgimento di ben sette Paesi: Italia, Macedonia del Nord, Romania, Croazia, Lituania, Portogallo e Slovenia. Dopo le prime tappe di Capodistria e Viseu dell’anno scorso, in Portogallo, è stato il turno della Lituania. In questa occasione, i partner progettuali hanno potuto assistere allo spettacolo Four Fine Steps Under the Clouds messo in scena dagli studenti del liceo Garliavos Juozo Lukšos Gimnazija di Garliava. Come i ragazzi del Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria e dell’Escola Secundária Alves Martins di Viseu prima di loro, gli studenti hanno lavorato su un testo dedicato alla figura di San Francesco e ne hanno tratto un’opera teatrale originale. Il progetto Erasmus NeVE Art/Action – Creating a common feeling among teenagers for a New Vision on Europe, traendo ispirazione dalla figura emblematica di San Francesco d’Assisi, mira a promuovere lo sviluppo psicologico e sociale degli studenti e delle comunità coinvolte. Trai temi portanti del progetto vi sono il rispetto per la natura, la parità di genere, il pacifismo, l’inclusione e l’accettazione delle diversità e disabilità.
CAN COSTIERA: INNAZAMENTO DELLE COMPETENZE DIDATTICHE
Si è chiuso alla metà di aprila il bando di concorso nell’ambito del progetto “Innalzamento delle competenze didattiche nelle scuole della comunità nazionale italiana in Slovenia e nelle scuole della comunità slovena in Italia”. L’invito a collaborare era finalizzagto alla costruzione di un percorso formativo biennale per team scolastici, comprensivo di materiali didattici, la loro presentazione in aula e costruzione di un output della formazione svolta relativo a team virtuali e riunioni online”. Gli obiettivi prefissati erano di proseguire l’attività formativa di accompagnamento iniziata nel 2024, affrontando il tema delle riunioni a distanza, la gestione del virtual team, al fine di predisporre delle linee guida (vademecum) di buone pratiche nella gestione dei team a distanza. In ottobre è previsto che ogni team presenti il proprio lavoro – gestione a distanza di domande e risposte, le riflessioni comuni sui lavori presentati e la Progettazione del Vademecum delle buone pratiche nella gestione dei team virtuali e delle riunioni a distanza.
Nel 2026 sarà pronta una prima bozza del Vademecum delle buone pratiche nelle riunioni online e nei team virtuali e la raccolta di best practice.