Dopo numerosi interventi, interrogazioni al competente Ministero e al premier direttamente, la dura battaglia è stata vinta: il governo sloveno varerà un decreto con cui derubricare la strada a scorrimento veloce H5 in una strada statale, il che avrà come conseguenza l’abolizione della vignetta sul tratto da Rabuiese sino a Isola. L’esecutivo ha accolto cosi le pressanti richieste formulate in regione per cancellare il pedaggio, ritenuto ingiusto e penalizzante per i centri abitati del capodistriano, costretti a subire sulle arterie locali le colonne di mezzi con targa straniera che evitavano in tal modo il pagamento della vignetta. A farsi promotori a Lubiana di queste istanze erano stati il deputato italiano, Felice Ziza e la sua collega piranese dei Socialdemoratici, Meira Hot. Oltre alle continue interrogazioni al Ministero dell’infrastruttura, era stata promossa tra i cittadini una petizione che aveva raccolto 8 mila firme, molte delle quali, circa 5 mila procurate dai connazionali.” Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto a coronamento di un lavoro durato anni da parte dei parlamentari istriani e di chi mi ha preceduto al seggio specifico, il compianto Roberto Battelli, dei sindaci dei Comuni costieri e dei cittadini che ci hanno spronato a portare avanti questa battaglia. Desidero ringraziare anche i colleghi Tamara Kozlovič e Robert Janev, del Movimento libertà per il loro sostegno. Un grande grazie va a tutti i connazionali che hanno partecipato attivamente alla raccolta delle firme per la petizione, capillarmente sul territorio.
Quello che ci dispiace è che nella motivazione delle nuove norme di legge non compaia il rispetto del Trattato di Osimo, su cui abbiamo insistito alla Camera, che prevede il libero passaggio sulle strade a ridosso dei confini italo- sloveni. Continueremo a farlo presente, anche perché va tenuto conto che l’abolizione della vignetta sino a Isola sarà solo temporanea, ossia sino alla costruzione della bretella autostradale Capodistria- Monte di Capodistria- Dragogna- confine con la Croazia, che, invece, non dovrebbe essere inclusa nelle arterie a pagamento, sempre in base agli accordi internazionali sul libero traffico, nel pieno rispetto dello spirito di buon vicinato che avevano introdotto negli anni ’70 Italia e Jugoslavia. Ciò non cancella la nostra grande gioia per il risultato ottenuto ora con l’abolizione della vignetta e che avrà valore dal primo gennaio 2026” è stato il commento a caldo del deputato Ziza. Nelle nuove norme riguardanti il bollino autostradale troverà posto anche il prolungamento della sua validità per 4 mesi per quelli valevoli il primo dicembre di quest’anno. Una forma di risarcimento per i disagi che gli automobilisti devono subire per i vasti lavori di riassetto sull’autostrada Capodistria- Lubiana.
BILANCIO NAZIONALE DI PREVISIONE 2026- 2027
Ziza: recepite tutte le richieste della CNI
La Repubblica di Slovenia ha presentato il progetto di bilancio per il biennio 2026-2027, che prevede un deficit pari a circa 2,1 miliardi di euro per ciascuno dei due anni, ovvero circa il 2,9 % del PIL per il 2026 e il 2,8 % per il 2027. Il documento è ora all’esame delle commissioni parlamentari e la votazione in Camera di Stato è prevista per metà novembre. Soffermandosi sulle voci che riguardano la CNI, il deputato Felice Ziza ha rilevato che la proposta di finanziaria recepisce le richieste fatte dai connazionali. Ha dichiarato che il bilancio prevede la conferma di tutti i finanziamenti che la Comunità nazionale italiana riceve. Introducendo alcune novità importanti. Vi saranno cosi ulteriori fondi destinati all’edilizia scolastica della CNI: ristrutturazione della scuola elementare e dell’asilo di Crevatini, ampliamento della scuola elementare “Dante Alighieri” di Isola, costruzione dell’asilo di Santa Lucia e della palestra presso la scuola media “Pietro Coppo” di Isola. Sarà inserita una voce per lo “sviluppo della base economica” della comunità italiana, nonché i mezzi per la ristrutturazione completa di Palazzo Tarsia a Capodistria. Nel campo dell’informazione vi saranno finanziamenti per i media in lingua italiana presenti in Slovenia: sostituzione del personale da collocare a riposo presso Radio e TV Capodistria, un aumento del 10–12% delle sovvenzioni per l’“Agenzia Informativa Adriatica”. Si procederà alla creazione di un nuovo posto di lavoro a progetto per l’Associazione dei giovani della CNI, a partire dal primo gennaio 2026, rinnovabile ogni quattro anni. Ziza ha, quindi, espresso soddisfazione per l’attenzione del Governo sloveno nei confronti della Comunità nazionale italiana, sottolineando che il margine di manovra resta “molto ristretto” nell’ambito del bilancio, considerata la crescita della spesa e il calo delle entrate. Il fatto che siano confermate e ampliate le voci destinate alla CNI indica una volontà del governo sloveno di considerare le esigenze della comunità italiana come parte integrante delle politiche statali.
LEGAMI STORICI TRA CAPODISTRIA E NAPOLI
Il primo ottobre 2025, negli spazi dell’Archivio di Stato di Caserta situato all’interno della Reggia, è stata inaugurata la mostra “La biblioteca del conte Francesco Grisoni: tesori sul Regno di Napoli e gli umanisti Justinopolitani”. L’esposizione nasce dalla collaborazione tra la Biblioteca Centrale “Srečko Vilhar” di Capodistria e l’Università Popolare di Trieste, nell’ambito di un progetto promosso dalla Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana e realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura sloveno, grazie agli accordi di cooperazione bilaterale tra i ministeri e i governi di Slovenia e Italia. Curata da Peter Štoka e Tedej Sušelj della Biblioteca centrale di Capodistria, la mostra mette in luce i legami storici e culturali tra Capodistria (Justinopoli) e Napoli, attraverso l’esposizione di volumi antichi e rari di autori come il beato Monaldo da Giustinopoli, Pier Paolo Vergerio il Vecchio e il Giovane, Andrea Divo, Santorio Santorio e altri illustri umanisti. Particolare rilievo è stato dato alla figura del giurista veneziano Giovanni Ingegneri, vescovo di Capodistria nel Cinquecento, che nelle sue opere si collegò al pensiero del napoletano Giambattista della Porta, creando un vero e proprio ponte culturale tra l’Istria e il Regno di Napoli. Un’ulteriore sezione dell’esposizione è dedicata al tema del grano e del pane, con testi provenienti sia dall’Istria che dalla Campania, a testimonianza di un dialogo secolare anche sul piano economico e sociale. Dopo la prima tappa alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel novembre 2024, questa seconda esposizione conferma ancora una volta il forte legame culturale tra Slovenia e Italia, valorizzando la Reggia di Caserta come luogo simbolico di incontro tra due tradizioni umanistiche mediterranee (CAN Costiera).
PREMIO ALLA CARRIERA PER ANTONIO ROCCO
Una sala gremita del pittoresco Palazzo Tarsia ha assistito alla consegna del premio della CAN Costiera. È andato ad Antonio Rocco per la sua lunga carriera di giornalista e dirigente alla RTV di Capodistria. Nella motivazione letta in apertura, si rileva che Rocco, originario di Dignano, nativo di Pola, si è laureato in Filosofia e Sociologia presso l’Università di Zagabria. Ha iniziato la sua carriera giornalistica come cronista nella redazione del quotidiano La Voce del Popolo, per poi entrare, nel 1981, a far parte della redazione di Radio Capodistria. Nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi giornalistici e dirigenziali, fino a divenire direttore per i programmi dedicati alla Comunità Nazionale Italiana e, dal 2006, vicedirettore generale della RTV Slovenia. Nel suo lungo percorso professionale si è distinto non solo per la competenza e la dedizione, ma anche per la costante opera di promozione e difesa del ruolo della Comunità Nazionale Italiana all’interno del panorama mediatico sloveno. Ha contribuito in maniera determinante alla trasformazione del Centro regionale RTV Koper-Capodistria in una moderna emittente di riferimento, valorizzando il suo carattere multiculturale e plurilingue. A consegnare la targa al premiato è stato il presidente, Alberto Scheriani, che ha sottolineato la lunga amicizia che lo lega a Rocco, dopo tanti anni di collaborazione anche come presidente del Comitato dei programmi italiani di Radio e Tv Capodistria. Dalle molte situazioni difficili affrontate insieme è emersa una reciproca stima- ha detto ancora Scheriani. Nel ricevere il riconoscimento, un Rocco visibilmente commosso ha ricordato che il suo percorso a Capodistria era iniziato esattamente mezzo secolo fa con un’audizione alla radio. Era poi proseguita, da professionista dopo gli studi universitari. Aveva poi rapidamente salito la graduatoria degli incarichi giornalisti sino al massimo incarico possibile alla guida dei programmi RTV italiani. Nell’ occasione si è detto riconoscente per l’appoggio della sua famiglia e di tutti i grandi nomi del giornalismo CNI, nonché dei colleghi che lo hanno accompagnato nel corso della sua carriera. Molti erano presenti a Palazzo Tarsia. In prima fila per congratularsi con lui, il Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello e il deputato, Felice Ziza.
LA CNI SI CONGEDA DAL CONSOLE GENERALE GIOVANNI COVIELLO
Con una serata speciale a Palazzo Manzioli, promossa da tutte le CAN e le Comunità degli Italiani del capodistriano è stato porto il saluto della regione intera al Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello, giunto al termine del suo incarico quadriennale. Un abbraccio caloroso e sentito, come rilevato anche dall’Ambasciatore d’Italia Lubiana, Giuseppe Cavagna, che ha testimoniato l’affetto che il dott. Coviello ha saputo guadagnarsi in cosi poco tempo tra i connazionali del capodistriano. Chi ha avuto modo di conoscerlo al suo arrivo a Capodistria aveva subito compreso trattarsi di una persona aperta, pronta a collaborare in tutti i modi possibili con la CNI. Poi si era scoperto anche un lato inatteso e insolito per un diplomatico, la volontà di conoscere da vicino gli italiani che vivono in Istria e di condividere con loro anche il suo tempo libero. Resteranno nel ricordo dei frequentatori di Palazzo Manzioli le sue partecipazioni ai concerti dei gruppi della casa, in veste di abile bassista e cantante. Non è un caso che il Console generale sia stato definito nei discorsi ufficiali, pronunciati dal deputato Felice Ziza e dal presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, come un grande amico della Comunità nazionale italiana, che le ha fatto sentire la vicinanza della Nazione madre, affermandosi come promotore dei valori di lingua, cultura e identità. Nella sua breve risposta il dott. Coviello ha ringraziato le istituzioni che hanno organizzato l’evento di commiato — in particolare la CAN Isola, le CI “Dante Alighieri”, e la “Pasquale Besenghi degli Ughi” e ha espresso il suo «profondo senso di gratitudine per il rapporto di fiducia e rispetto reciproco instaurato con la Comunità italiana del capodistriano, che ha definito «speciale, viva e coraggiosa». Dopo la parte istituzionale è stato lasciato spazio alla musica con il quartetto triestino “TriesteLovesJazz Quartet” che ha reinterpretato in chiave jazz alcuni grandi classici della canzone italiana, nel programma intitolato “Italian Songs”. Giovanni Coviello lascerà ufficialmente l’incarico a Capodistria il prossimo 19 novembre, non prima di aver reso il tradizionale omaggio ai cimiteri in regione.




