Una cerimonia solenne a Palazzo Gravisi Buttorai ha voluto ricordare l’approvazione della legge sulla costituzione delle Comunità autogestite delle nazionalità autoctone in Slovenia. Note con l’acronimo di CAN, funzionano in base a precise norme approvate dal Parlamento dopo l’indipendenza della Slovenia, quando urgeva ristabilire la rappresentatività delle istituzioni minoritarie nel nuovo stato. Furono gettate le basi per la nascita della CAN Costiera, diventata interlocutore del governo centrale e delle CAN Comunali, che interagiscono con i rispettivi quattro comuni del territorio nazionalmente misto, da Ancarano a Pirano.
A curarne la stesura e l’iter legislativo furono i compianti deputati delle Comunità italiana ed Ungherese, Roberto Battelli e Maria Poszonec. A dare tono alla celebrazione sono giunti la Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, i massimi rappresentanti dell’Italia in Slovenia, l’ambasciatore Giuseppe Cavagna e il Console generale, Giovanni Coviello. Tra gli ospiti gli esponenti dell’Unione italiana, dell’Università popolare di Trieste, delle organizzazioni della Comunità slovena in Friuli Venezia Giulia, sindaci e vicesindaci dei comuni costieri e i presidenti delle Comunità degli Italiani. L’apertura e la chiusura dell’evento sono spettati al presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani. Nei suoi interventi ha inteso ringraziare per la sensibilità la Presidente della Repubblica, che con la sua presenza ha voluto rimarcare l’importanza dell’anniversario.
Ha presentato in sintesi la struttura delle CAN nel capodistriano, il loro funzionamento, il ruolo importante che ricoprono, abbinato al lavoro dei vicesindaci italiani nelle varie municipalità, che sono sempre pronte ad aiutare la CNI dal punto di vista finanziario, ma anche amministrativo. Altrettanto è stato detto per il governo centrale sloveno e il suo Ufficio delle nazionalità. Rivolgendo lo sguardo alla sala ha notato la presenza di numerosi presidi delle scuole italiane, che sono le fondamenta su cui poggia la CNI. Non ha potuto, ovviamente, sorvolare sui problemi aperti, che le CAN continuano a segnalare e che operano per risolvere.
Tra tutti la delicata posizione di RTV Capodistria. Ha avuto parole d’elogio per l’Ufficio professionale della CAN Costiera e soprattutto per i giovani dipendenti che si occupano del bilinguismo e delle iniziative economiche. La parola è poi passata al deputato Felice Ziza, che si è soffermato sul dialogo sempre aperto con la Presidente Pirc Musar, sul suo interessamento alle questioni minoritarie che dimostra anche nelle consultazioni dei gruppi parlamentari al Palazzo presidenziale.
I problemi in discussione incontrano sempre il suo sostegno per una soluzione adeguata, in armonia con i dettami costituzionali e le leggi che fanno della Slovenia un esempio a livello europeo di tutela delle minoranze autoctone. La dottoressa Pirc Musar ha affermato che visita sempre molto volentieri il capodistriano, dove anche una breve sosta l’arricchisce, vista la comprensione reciproca delle genti che vi vivono e la loro multiculturalità. Ha accettato di tornare in regione per assistere all’inaugurazione del restaurato Collegio dei Nobili il prossimo autunno, auspicando che ciò avvenga assieme al Presidente italiano, Sergio Mattarella.
ATTIVITA’ DEL DEPUTATO FELICE ZIZA
Con le ultime due sessioni di dicembre, la prima ordinaria e la seconda straordinaria, il Parlamento sloveno ha chiuso l’attività per il 2024. Un anno intenso, scandito da violenti confronti tra maggioranza ed opposizione, con quest’ultima che non ha esitato a ricorrere allo strumento dell’interpellanza contro i ministri per cercare di scardinare la solidità della coalizione. Tra gli ultimi appuntamenti dei capigruppo alla Camera vi è stato il ricevimento organizzato per loro, a Bled, dalla Presidente della Republica, Nataša Pirc Musar. È stata l’occasione per un dettagliato scambio d’opinioni sul percorso politico, portato avanti in comune, che ha fatto registrare qualche battuta d’arresto. Riprenderàcome rileva il deputato della CNI in Parlamento, nonché capogruppo delle Comunità nazionali italiana ed ungherese Felice Ziza- partendo da uno degli scivoloni più gravi: la mancata nomina del governatore della Banca Nazionale.
La maggioranza dei deputati non ha ritenuto di dover seguire l’indicazione del Capo dello stato e ha pertanto bocciato il suo candidato, facendo ripartire la procedura dall’inizio. La Pirc Musar ha comunicato anche a Bled- riferisce sempre Ziza- che non intende ripetere il bando di concorso, ma bensì identificare da sola il candidato all’importante incarico che potrebbe riscuotere sufficienti consensi tra i deputati. Sarà ancora più delicato stabilire il candidato a tutore civico, allo scadere dell’incarico di Peter Svetina, che si ricandida assieme ad altri 12 funzionari, ex magistrati e altri profili legati in qualche modo alla tutela dei diritti civili. Per la nomina servono 60 voti su 90. Non è escluso che i nomi proposti alla Camera siano due o più. Andranno svolte anche le consultazioni con i gruppi parlamentari, alle quali saranno presenti anche il dottor Ziza e il suo omologo ungherese, Ferenc Horvath. Sarà l’ennesima occasione per conferire al Palazzo presidenziale con la Presidente della Repubblica.
“Come ho avuto modo di rilevare recentemente, i rapporti con la massima carica dello stato sono improntati al massimo rispetto e considerazione. Di solito siamo convocati per ultimi alle consultazioni, per cui alla fine c’è la possibilità di prolungare i nostri colloqui e discutere anche dei problemi minoritari in generale. La Presidente dimostra grande sensibilità per noi e non manca di ribadire gli ottimi rapporti italo- sloveni in tutti i campi. Queste relazioni porteranno il prossimo anno a Lubiana in visita ufficiale, il Presidente italiano, Sergio Mattarella. Gli uffici protocollo delle due parti stanno concordando un’intera giornata di permanenza nel capodistriano dei due statisti, nel corso della quale procedere anche all’inaugurazione del restaurato Collegio dei Nobili prima dell’avvio del prossimo anno scolastico” ha concluso ancora Ziza.
SCUOLE: PROGETTO PER L’INNALZAMENTO DELLE COMPETENZE DIDATTICHE
Da Palazzo Gravisi Buttorai ha preso il via alla metà di dicembre il nuovo progetto per l’innalzamento delle competenze didattiche nelle scuole italiane in Slovenia e in quelle slovene in Italia. Si tratta del terzo proseguimento di iniziative analoghe, già svolte in istituti di vario ordine e grado, con ottimi risultati. Sostenuto dal Ministero per l’Istruzione sloveno e dal Fondo Sociale europeo, vede la CAN Costiera nel ruolo di capofila. Importante è stata in fase di preparazione e lo sarà anche durante l’attuazione, la consulenza dell’Istituto per l’educazione nazionale e il suo ufficio di Capodistria.
Nell’aprire il kick off il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani ha rilevato l’importanza che le scuole rivestono per le Comunità nazionali, curando con i loro allievi il futuro delle minoranze. Una delle opportunità offerte dal progetto è migliorare le competenze linguistiche dei docenti, che potranno essere affiancati in classe e nelle altre attività da insegnanti di lingua madre, ai quali affidare gruppi di alunni, ragazzi con particolari difficoltà d’apprendimento, ma anche singoli allievi particolarmente dotati. Le iniziative comprendenti anche escursioni, preparazioni di supporti didattici e altro, avrà la durata di tre anni scolastici. Alla presenza del deputato, Felice Ziza e degli esponenti del Ministero per l’istruzione di Lubiana, hanno illustrato la preparazione del progetto, iniziata già nel 2023 e le sue finalità, Andrea Bartole e Massimiliano Di Nardo dell’Ufficio professionale della CAN Costiera, i rappresentanti delle scuole slovene in Italia e il consulente pedagogico Guido Križman.
Di rilievo anche il monitoraggio delle attività svolte, i risultati concreti a cui porteranno, il sostegno all’eventuale assunzione di nuovi docenti e la preparazione di iniziative in base alle necessità degli insegnanti e del personale non docente.
GIOVANI DELLA CNI: INAUGURATA LA LORO SEDE A CAPODISTRIA
Dal 6 dicembre scorso Palaz – zo Carli a Capodistria è anche ufficialmente sede dell’Asso – ciazione dei giovani della CNI. Un ampio ufficio al pianter – reno è stato offerto in como – dato d’uso gratuito dalla CAN Comunale, mentre la ristruttu – razione è stata resa possibile dalla CAN Costiera e dall’Uni – one Italiana. Sarà gestito dal dipendente dell’Associazione che attualmente è affiancato da due giovani del ser – vizio civile italiano. I soci effettivi dell’Associazione gi – ovani sono sessanta circa. Su loro indicazione sono stati impostati vari progetti che puntano allo svilup – po delle competenze in campo imprenditoriale, ma anche in campo sociale, sportivo e aggregativo. La loro validità sta anche nel riconoscimento di Orga – nizzazione Non Governativa di interesse pubblico nel Settore giovanile, arrivato da Lubiana.
L’ufficio capo – distriano dovrebbe diventare un punto di riferimento per i giovani connazionali, dove potranno in futuro accedere a servizi, supporto allo studio, anche magari i primi lavori all’interno della Comunità e i primi coinvolgimenti nella CNI- ha rilevato con orgoglio il presidente dell’Associazio – ne, Dyego Tuljak. La data dell’inaugurazi – one non è stata scelta a caso, ma bensì è stata fatta coincidere con il decimo anni – versario della fondazione. In questo lasso di tempo si sono susseguite iniziative per favorire la conoscenza reciproca, il dia – logo, l’inclusione e la partecipazione, sino a gettare ponti tra le varie generazioni- è stato rimarcato ancora a Palazzo Carli.
ARTE: LA PALA DEL GIANELLI RESTAURATA
Vi è anche la CAN Costiera tra le istituzioni che hanno sostenuto il minuzioso lavoro di restauro della pala d’altare del Gianelli dal titolo “Santa Elisabetta e i carce – rati”. Il dipinto è stato esposto al Museo regionale di Capodistria nel secondo centenario della nascita del noto pittore capo – distriano, come a molti accade misconosciuto in vita, ma ora riabilitato per i capolavori ritro – vati, a volte anche in modo fortu ito.
È il caso della tela trovata nei depositi del museo in pessime condizioni, dopo essere stata collocata decenni prima nella cappella delle carceri. Oltre al valore artisti – co, gli esperti hanno ricostruito anche la simbologia del quadro, l’ode alla lotta per i diritti dei prigionieri, contro le torture che dovettero subire. Una volta riportato allo splendore iniziale, il quadro dimostra l’impegno e l’in – gegno dei restauratori, che hanno dovuto ricreare parti mancanti e soprattutto che hanno saputo completare il tutto con una cornice sontuosa, a sua volta ricostruita. Ad inchinarsi all’estro di Gianelli sono giunte molte per – sonalità, tra le quali il Console generale d’Italia a Capo – distria, Giovanni Coviello, mentre il direttore del Centro culturale “Carlo Combi” Kristjan Knez ha comparato la figura dell’artista capodistria – no con i suoi contemporanei, soffermandosi sul destino molto simile capitato al piranese Cesare dell’Acqua, non apprezzato in Patria, ma celebrato successivamente in Belgio.
Interessanti anche le spiegazioni dei resta – uratori sulle tecniche usate per recuperare in pieno Santa Elisabetta e le figure che la circondano. Sino all’ 8 febbraio prossimo, Giornata della cultura slovena, dominerà la Sala nobile del museo per essere ammirata da vicino dai visitatori e dai cittadini.