Si chiude in queste ore il dibattito pubblico sulle modifiche della legge sulla RTV nazionale, depositate dal governo. Le nuove norme cercano di rispondere a quelle che sono le esigenze dell’ente pubblico e soprattutto garantire fonti di finanziamento sufficienti per far fronte a tutte le necessità. Su reiterate richieste del deputato, Felice e del presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, si concentrano anche sulla posizione dei programmi radio-tv italiani.
Assieme alle emittenti in lingua ungherese sarà loro devoluto ogni anno il controvalore dell’8 % del canone radiotelevisivo, ossia secondo le stime attuali, quasi 8 milioni di euro. Saranno riviste le competenze degli organi di controllo interni, attribuite ampie competenze del Comitato finanziario, che potrà non solo verificare ma anche indirizzare il lavoro del Consiglio d’amministrazione.
Il canone andrebbe armonizzato regolarmente al tasso d’inflazione per evitare che la RTV accumuli ciclicamente perdite. Quest’anno- senza interventi governative- sono stimate in 6 milioni di euro. La nuova legge dovrebbe essere- secondo l’esecutivo- la base per procedere ad una riforma della RTV nazionale, garantendo finanziamenti sicuri e il sostegno dello stato per quella che è una delle principali istituzioni culturali del Paese. I commenti della Comunità nazionale italiana alle proposte abbozzate sono stati positivi. “Siamo soddisfatti che sia stata presentata la legge RTV, come da accordo tra i deputati delle Comunità nazionali e il presidente del governo.
Le norme, sempre come concordato ad inizio legislatura, vanno nella direzione di garantire a Radio e Tv Capodistria l’autonomia finanziaria e gestionale. Nello stesso modo si era espressa lo scorso anno anche la Commissione nazionalità del Parlamento, che con una delibera aveva chiesto la copertura completa dei programmi minoritari con mezzi derivanti dal bilancio nazionale. Va stabilito ora con precisione il costo di Radio e Tv Capodistria e i mezzi non previsti dalla legge in dibattito dovranno essere oggetto di altre trattative.
La CNI opererà in questa direzione sia nelle ulteriori consultazioni con il Ministero della cultura che poi nei dibattiti parlamentari, quando sarà avviato l’iter legislativo. Il finanziamento diretto dello stato per i programmi radio e tv minoritari è l’unica garanzia per il loro mantenimento e per sottrarre le redazioni dalle pressioni che quotidianamente arrivano da Lubiana, da dove si minacciano tagli e riduzioni.
Il governo va ringraziato per la sensibilità dimostrata, ma credo debba fare un passo avanti e finanziare completamente il servizio pubblico informativo, come avviene ad esempio in Italia per i media della Comunità slovena” ha dichiarato il deputato Felice . Moderata soddisfazione da parte della CAN Costiera. Il suo presidente Alberto Scheriani, che guida anche il comitato dei programmi RTV italiani, rileva che le proposte del Ministero della cultura vanno nella giusta direzione. “Dalle valutazioni che abbiamo fatto finora possiamo dire che le proposte sono positive. Dobbiamo capire anche l’interpretazione ufficiale delle nuove disposizioni e stimare gli effetti finanziari. Serviranno certamente molti altri incontri con la dirigenza di RTV Slovenia e con i funzionari governativi.
La nuova proposta è senz’ altro un passo avanti, va valutata sotto tutti gli aspetti ma vanno tenute in conto anche i rischi che siano approvate soluzioni in contrasto con le nostre volontà e aspettative. Da qui la nostra idea di venir finanziati completamente dallo Stato. Questa rimane sempre attuale e non può venir accantonata” è stato il commento di Scheriani.
RISPETTO DEI DIRITTI DELLE COMUNITA’ NAZIONALI- INCONTRO A CAPODISTRIA
Come ormai prassi, ogni due anni il governo sloveno verifica con una conferenza allargata, l’attuazione dei diritti delle Comunità nazionali autoctoni. Quest’ anno la consultazione si è svolta Capodistria, presso Palazzo Pretorio. Il Ministero per la pubblica amministrazione sloveno ha esaminato per la decima volta con i comuni nazionalmente misti, il rispetto dei gruppi etnici, discutendo anche di plurilinguismo e collaborazione transfrontaliera. I segretari di stato Roman Lavtar e Jure Trbič hanno posto in risalto il ruolo di lingua ufficiale attribuito nel capodistriano all’italiano e il ruolo sociale che ciò assume nel territorio nazionalmente misto.
Il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan, ha confermato queste tesi, rilevando ancora quanto la presenza italiana arricchisca il territorio. Ha fatto seguito una parte lavorativa del convegno.
Dei progressi fatti con il bilinguismo ha parlato Chiara Vianello, dell’apposito Ufficio della CAN Costiera. In particolare si è soffermata sul progetto Crossterm, che ha portato alla standardizzazione dei termini giuridico amministrativi per le traduzioni in sloveno, italiano e friulano. Gli esperti stanno procedendo alla creazione di una base dati per il comparto del diritto del lavoro. Un altro aspetto del bilinguismo è stato illustrato da Damian Fischer, presidente della Commissione comunale per i toponimi.
Ha riferito della positiva conclusione della vertenza sugli odonimi storici. Le tabelle con gli antichi nomi di vie e piazze capodistriane, sono tornate al loro posto, superando le riserve politiche emerse e confermando che è stato recepito il messaggio che gli odonimi volevano lanciare, nel rispetto della storia e delle tradizioni locali. A suo avviso il clima è ora positivo. Dell’istruzione per le Comunità nazionali e della sua rilevanza per l’identità nazionale, ha trattato Alberto Scheriani, presidente della CAN Costiera e preside della Scuola media Pietro Coppo di Isola. Ha salutato in particolare la possibilità di compiere studi completi lungo tutta la verticale scolastica in lingua italiana.
Ne è un esempio il corso per educatori, offerto proprio dalla Coppo. I passi avanti fatti nel campo del bilinguismo sono stati riassunti dal segretario della CAN Costiera, Andrea Bartole che ha ricordato la proficua collaborazione tra l’Ufficio per il bilinguismo e le istituzioni a tutti i livelli, nonchè i passi avanti compiuti nel settore in questi ultimi anni.
COLLABORAZIONE CAN COSTIERA E L’UNIVERSITA’ DI KLAGENFURT
Per il terzo anno consecutivo, la CAN Costiera ha partecipato a un seminario dedicato alle lingue minoritarie e ai sistemi scolastici multilingue in Slovenia, rivolto agli studenti del corso di laurea in Scienze della formazione primaria della Pädagogische Hochschule Kärnten di Klagenfurt. La collaborazione tra la CAN Costiera e l’istituto austriaco, in particolare con la docente Pamela Glušič, prosegue in modo proficuo, offrendo agli studenti un’opportunità preziosa per approfondire la conoscenza della realtà della minoritaria italiana in Slovenia. Durante l’incontro, è stato illustrato il quadro giuridico sloveno a tutela della Comunità nazionale italiana, con particolare attenzione alle sue specificità.
Questo ha permesso di avviare una riflessione comparativa con la situazione della minoranza slovena in Austria. Nel corso del seminario sono state inoltre presentate le principali attività della CAN Costiera, i progetti a cui partecipa a livello nazionale e internazionale, nonché le funzioni e l’importanza dell’Ufficio per il bilinguismo. Il rapporto di collaborazione tra i due enti si conferma solido e costruttivo, con la prospettiva di ulteriori sviluppi futuri- rilevano alla CAN Costiera.
L’IMPEGNO DELLA CAN PER I FONDI DESTINATI ALLO SVILUPPO REGIONALE
Presso la sede della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana si è tenuto un importante incontro tra i rappresentanti della Can Costiera, il Ministero della Coesione e dello Sviluppo Regionale e il Fondo Sloveno per lo Sviluppo Regionale (SRRS). L’argomento centrale dei colloqui è stato l’aggiornamento sulle novità offerte dall’SRRS per il territorio dov’è presente la comunità autoctona italiana e la ricerca di modi più efficaci per il loro coinvolgimento nelle procedure di ottenimento delle sovvenzioni dal Fondo Sloveno per lo Sviluppo Regionale. I rappresentanti si quest’ultimo hanno presentato i bandi attuali e le prossime opportunità volte a promuovere lo sviluppo nelle aree in cui vivono gli appartenenti della comunità nazionale italiana.
L’accento è stato posto sull’adeguamento dei programmi e delle procedure per renderli più accessibili e orientati alle esigenze e alle sfide specifiche della comunità nazionale italiana nonché sulle sinergie da mettere in campo congiuntamente. Da parte della CAN Costiera è stato espresso il desiderio di una cooperazione più attiva e di una migliore comprensione delle opportunità offerte dall’SRRS ed è stato proposto anche lo studio di nuovi strumenti finanziari adatti alla nostra realtà.
Entrambe le parti hanno concordato sull’importanza di un dialogo regolare e di uno scambio di informazioni, che sarà fondamentale per la preparazione e l’attuazione di successo di progetti che contribuiranno allo sviluppo sostenibile del territorio costiero e rafforzeranno l’identità della comunità nazionale italiana. L’incontro è stato valutato come costruttivo e come un passo avanti verso una cooperazione più efficace tra la CAN Costiera e le istituzioni statali nello sfruttamento del potenziale di sviluppo della regione.
CAN E SCUOLE- STRETTA COLLABORAZIONE
Una serie di iniziative ha suggellato la stretta collaborazione esistente tra le CAN e le sue scuole del capodistriano. A Isola è stata aperta la mostra di fine anno scolastico “Ne combiniamo di tutti i colori”. La stretta collaborazione pluriennale tra la CAN di Isola e l’elementare “Dante Alighieri” e la materna “l’Aquilone”, ha fatto disseminare di disegni galleria e atrio di Palazzo Manzioli, con le creazioni degli alunni.
A curare l’iniziativa la coordinatrice culturale CAN, Agnese Babič, tra i suoi promotori dell’iniziativa. Sono giunti anche i saluti della preside Cristina Valentič Kostić. Elogiati gli allestitori della rassegna, i docenti Ivan Rocco e Flavia Lachin, che hanno selezionato 150 opere create dal settembre scorso. Sinergie tra CAN, Comunità degli Italiani e scuole anche in campo musicale.
Da due anni è operativo il progetto che unisce i cori delle nostre tre scuole elementari nel cosiddetto incontro “Cori di primavera”. Ad idearlo è stata Chiarastella Fatigato, insegnante a Capodistria, che lo coordina con le sue colleghe delle altre due località costiere, Isola e Pirano. La prima edizione si è svolta ad Isola, mentre quest’anno gli alunni si sono dati appuntamento a Capodistria. È stata un’ottima occasione di incontrarsi, parlare e cantare in italiano, nonchè avvicinarsi alle Comunità degli Italiani.