IL DEPUTATO ZIZA IN PRIMA LINEA PER L’ABOLIZIONE DELLA VIGNETTA SULLE NOSTRE STRADE
È tornato in primo piano nel corso della seduta parlamentare di luglio la vertenza della vignetta autostradale nella fascia costiera. La deputata piranese, Meira Hot, ha ripetuto alla Ministro per l’infrastruttura, Alenka Bratušek, la sollecitazione ad abolire il bollino da rabuiese a Capodistria. La motivazione è stata sempre la stessa, ossia snellire il traffico sulle strade locali in piena stagione turistica, che si riempiono di automobili senza vignetta in transito, soprattutto, verso la Croazia. Ciò causa un peggioramento della qualità della vita per i residenti. A darle manforte in questa iniziativa Il deputato della CNI, Felice Ziza, che ha ricordato gli obblighi internazionali della Slovenia, dal momento che ha fatto propri quelli sottoscritti dall’ex Jugoslavia con l’Italia e che prevedevano il libero transito nelle zone transfrontaliere. Negativa la risposta della Ministro che ha messo in guardia contro il possibile effetto domino di un simile provvedimento, visto che molte altre zone di confine potrebbero avanzare la stessa richiesta. Il deputato italiano ha citato i risultati della petizione lanciata a favore dell’abolizione della vignetta sottoscritta da 8000 persone, compresi molti connazionali. Quest’ultimi assieme alle istituzioni minoritarie hanno raccolto ben 4800 sottoscrizioni. A Lubiana ha portato la propria testimonianza diretta anche la Comunità locale di Scoffie, una delle più colpite dal forte transito di veicoli nel centro degli abitati, per evitare i pagamenti dei dazi sull’autostrada. I due parlamentari della zona costiera, forti del sostegno dei quattro sindaci dell’area, intendono insistere nella loro iniziativa anche dopo la pausa estiva in Parlamento. In autunno si svolgerà il dibattito pubblico in aula sulla vertenza, come conseguenza dell’ingterrogazione alla Bratušek e la risposta, evidentemente, non esaustiva per la maggioranza dei deputati. Uno sviluppo insolito per le interrogazioni che quando propongono un dibattito più approfondito, di solito vengono bocciate alla Camera di stato.
IL PRIMO VETO DELLE MINORANZE AD UNA LEGGE IN PARLAMENTO
Al 1990, ossia dalle prime elezioni democratiche, sono state molte le prime volte registrate in Parlamento per le procedure previste dal regolamento. Alla metà di luglio 2025 è arrivato anche il primo veto delle Comunità nazionali ad una legge che le riguarda direttamente. I deputati, Felice Ziza, in collaborazione con la CAN Costiera e Ferenc Horvath, hanno fatto ricorso a questo strumento per bloccare le nuove norme sulle autonomie locali, votando contro in aula. Proposte dal Partito socialdemocratico (SDS), ma sostenute anche da parte della maggioranza, le modifiche prevedevano la possibilità per i funzionari eletti sulle liste di partito appartenenti alla CNI, soprattutto sindaci, di occupare anche importanti incarichi in seno alle organizzazioni minoritarie. Si sarebbe verificato un conflitto d’interessi, dove gli interessi di una forza politica avrebbero prevalso su quelli delle Comunità nazionali. “Il primo cittadino può avere influenza diretta sullo stanziamento delle sovvenzioni per le Comunità nazionali. La sua tessera di partito potrebbe portare a conflitti d’interesse in caso di divergenze di vedute. Sarebbe stato ammissibile abbinare le funzioni di consigliere comunale, con quelle di politico eletto nelle organizzazioni minoritarie, ma in nessun caso per la carica di sindaco o vicesindaco” ha rilevato Ziza. Complessivamente per la legge avevano votato 59 deputati con soli 13 voti contrari. Il diritto di veto è emerso cosi come una discriminante importante per la tutela dei diritti minoritari.
FINANZIAMENTO DEL COMPARTO ISTRUZIONE- SPETTTERA’ ANCHE ALLE FACOLTA’ CON CORSI DI LAUREA IN ITALIANO PER INSEGNANTI ED EDUCATORI
Sempre nell’ambito delle ultime leggi approvate dalla Camera prima della pausa estiva, è stato messo mano al testo di legge sugli studi universitari. “Con questo passaggio legislativo si definiscono in maniera chiara gli obblighi di finanziamento del governo nei confronti dell’Università del Litorale e dei nostri corsi di laurea. L’esecutivo si impegna anche a sviluppare e a promuovere la lingua italiana. Per quanto riguarda concretamente la CNI, significa che i finanziamenti ai corsi di laurea per l’insegnamento in lingua italiana alla facoltà di Pedagogia dell’Università del Litorale sono stabiliti senza possibili equivoci, per legge. Si tratta di una norma che attendevamo dal 2018. Quella in vigore finora, inclusa nella legge quadro sul comparto istruzione, era opera del compianto Roberto Battelli. Dedicava solo un articolo alla possibilità delle due comunità nazionali autoctone, italiana e ungherese, di aprire sezioni universitarie nelle Facoltà di Pedagogia, per l’ottenimento dei diplomi dei nostri educatori e insegnanti di classe fino alla quinta elementare. Ebbene, quella legge aveva bisogno di un quadro legislativo ben definito, più specifico per essere finanziata dal governo. Nella legge, infine, è stato inserito anche il formulario del tesserino universitario studentesco in forma corretta, perché nella proposta, nelle zone nazionalmente miste, non era rispettato il ruolo paritetico dell’italiano, che quindi veniva al terzo posto, dopo lo sloveno e l’inglese. Ora, grazie agli interventi presso il governo e i gruppi parlamentari, siamo riusciti a far rispettare l’articolo 11 della Costituzione, ovvero mettere al secondo posto la lingua italiana o quella ungherese, dopo lo sloveno, e quindi inserire al terzo posto la prima lingua straniera, che sarebbe l’inglese” ha specificato il deputato Ziza.
CAN COSTIERA – INCONTRO CON GLI IMPRENDITORI
Ha avuto grande riscontro al Centro informativo della riserva naturale di Val Stagnon, alle porte di Capodistria, al sesto incontro della CAN costiera con la piccola imprenditoria della Comunità nazionale e del territorio in cui essa vive. Una trentina di imprenditori, anche all’inizio del loro percorso lavorativo, ha partecipato all’iniziativa, coordinata dal responsabile per i progetti economici, Massimiliano Di Nardo. Ha porto loro i saluti del presidente, Alberto Scheriani e del deputato della CNI al Parlamento di Lubiana, Felice Ziza, trattenuti altrove da altri impegni precedentemente concordati. Scopo principale dell’incontro la presentazione del bando per gli imprenditori nell’ambito degli sforzi per edificare la base economica della Comunità nazionale italiana. Con il sostegno del governo sloveno, vengono messi a disposizione dei singoli progetti al massimo 12 mila 500 euro, con un importante aumento rispetto al passato. In quattro anni andranno distribuiti 500 mila euro. Le condizioni per usufruire delle sovvenzioni sono riportate sul sito web della CAN costiera e riguardano oltre ai connazionali che intendono avviare o ampliare un’attività, anche tutti gli altri residenti nei territori nazionalmente misti. L’iniziativa a Val Stagnon, come spiegato da Di Nardo, vuole essere anche un’occasione d’incontro tra i piccoli imprenditori della CNI e del territorio in cui essi operano, un modo per conoscersi e per fare rete- come amano dire. In apertura per avviare il dialogo sono state proposte alcune tesi sull’impostazione delle iniziative imprenditoriali, puntando molto alla soluzione dei problemi che insorgono assieme ai lavori. Gli imprenditori più esperti hanno rilevato che i problemi sono il loro pane quotidiano, in quanto ogni progetto ne comporta molti da risolvere. Vi è stato poi tutto il tempo in una parte conviviale per scambi d’informazioni ed esperienze e per rafforzare i contatti giù avviati o per allacciare nuovi rapporti.
CAN CAPODISTRIA- CAMPUS MUSICALE IN COMUNITA’
Dal 14 al 18 luglio si è svolto presso la Scuola elementare di Capodistria nella sede dislocata di Piazza Vergerio e presso la Comunità degli Italiani, il secondo campus musicale estivo, denominato Cantare l’estate 2025. Una quindicina i partecipanti affidati alle cure di apprezzati musicisti, guidati dal mentore Boštjan Pertinač. I corsisti hanno potuto partecipare a workshop svolti dall’etnomusicista Marino Kranjac, dal compositore Lorenzo Visintin e dal dj Tomy Declerque. Tutti assieme hanno composto poi l’inno del campus, presentato alla serata finale nell’estivo della Comunità degli Italiani Santorio Santorio. I presenti sono stati salutati dal vicepresidente della CAN comunale, Damian Fischer, che ha ringraziato i dipendenti dell’istituzione che hanno lavorato alla buona riuscita del raduno. I bimbi hanno seguito con passione il campus, si sono detti entusiasti delle intense giornate immersi nella musica. Oltre ad apprendere o approfondire le basi teoriche, hanno imparato altre cose fondamentali per dei cantanti come il saper presentarsi in scena, ad esempio, nozioni che hanno appreso molto bene, dandone un saggio nel corso della serata conclusiva, dove non sono mancati momenti solenni, ma soprattutto tanta sana allegria e voglia di stare assieme.
CI CREVATINI- CELEBRAZIONI DI SANTA BRIGIDA
Crevatini, con i connazionali della località in veste di promotori principali, ha festeggiato anche quest’anno Santa Brigida. Patrona d’Europa, venerata da lunghissimo tempo sui Monti di Muggia. Le è stata dedicata una piccola, ma interessante chiesetta tra Crevatini e Colombano, dove ogni anno in luglio si danno appuntamento i fedeli della parrocchia, ma anche tante altre persone ed autorità provenienti da altri centri limitrofi. La Festa è iniziata anche quest’anno con una Santa Messa, officiata dal parroco, Franc Šenk e impreziosita da canti sacri, eseguiti da gruppi giunti da Trieste. È stata data lettura di una poesia dedicata a Santa Brigida. Subito dopo sul sagrato, sono stati pronunciati i discorsi di rito degli invitati e hanno dato il loro tocco di grande entusiasmo gli sbandieratori e i tamburini marchigiani di San Ginesio, gemellati con Crevatini. Sulle bancarelle allestite attorno alla chiesa è possibile ammirare ogni anno i prodotti dell’artigianato locale o le testimonianze del passato. All’edizione 2025 hanno partecipato la Famea dei salineri, in rappresentanza della CI di Pirano e il gruppo di pittura “La Macia” della CI Pasquale Besenghi degli Ughi di Isola. Le artiste si sono messe a disposizione di chi desiderasse apprendere le basi della pittura. Al pubblico si è presentata ancora la filodrammatica della CI di Ancarano con un suo bozzetto. Commozione per l’annuncio della Presidente della CI di Crevatini, Maria Pia Casagrande, una delle ideatrici della Festa e per decenni animatrice della vita culturale e sociale locale, che l’edizione appena passata di Santa Brigida sarà per lei l’ultima in veste di Presidente.