Il Presidente del Consiglio di stato Alojz Kovšca in visita alla CAN Costiera- a quando le province?
Il presidente del Consiglio di stato, Alojz Kovšca ha incontrato a Capodistria il deputato al seggio specifico della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža e una delegazione delle CAN Costiera, composta dal presidente Alberto Scheriani, dalla sua vice, Nadia Zigante e dal segretario, Andrea Bartole. Al centro dell’attenzione il processo di regionalizzazione in Slovenia, ossia la costituzione delle province, rilanciate proprio dal Consiglio di stato dopo decenni di inutili tentativi alla Camera di stato. Kovšca ha precisato che l’iter della relativa legge sta per entrare nella sua fase finale. Sono stati raccolti i pareri dei comuni sloveni, che sarebbero cosi riuniti nel secondo livello dell’autogoverno locale, nel rispetto della Carta costituzionale in materia di autonomie locali. Restano ancora dubbi sull’estensione territoriale delle nuove amministrazioni. Potrebbero essere recepite in pieno le istanze della Comunità nazionale italiana e dei quattro comuni costieri per una provincia istriana autonoma, quindi non accorpata alle municipalità del Carso come previsto dalla prima bozza. Soddisfatti i rappresentanti della CNI. “Oggi durante questi colloqui abbiamo compreso che esiste la ferma volontà politica di arrivare a una provincia istriana autonoma. Noi ci vogliamo credere e ci impegneremo sino in fondo perché ciò accada. La posizione della CNI e i suoi diritti in questi procedimenti è chiara, legata al Trattato di pace di Parigi e al Memorandum di Londra“ ha rimarcato il deputato Žiža. Nel suo commento il presidente Scheriani ha, invece, rilevato: “Mi sembra di poter dire che le nostre istanze hanno incontrato il favore del Presidente Kovšca. Avevamo spedito in tempo utile, a luglio, le nostre posizioni circa la riforma. Innanzitutto noi chiediamo che la fascia costiera abbia uno status speciale proprio per la presenza della CNI“. Dopo l’incontro con gli esponenti della Comunità italiana, Alojz Kovšca ha conferito con i sindaci di Capodistria, Pirano e Ancarano, ottenendo conferma dell’identità di vedute sulla costituzione di una provincia istriana autonoma.
30 anni della Costituzione slovena- Convegno della CAN Costiera con Roberto Battelli
La Carta costituzionale slovena, i suoi trent’anni e la sua importanza per i diritti minoritari. È stato il tema del convegno promosso a Capodistria dalla CAN Costiera. Ospite Roberto Battelli, deputato al seggio specifico per la CNI del Parlamento sloveno dal 1990 al 2018, incluso nella Commissione per gli affari costituzionali nel difficile periodo della stesura della nuova Costituzione dello Stato sloveno indipendente e democratico. Dopo un quadro storico della situazione, presentato da Kristjan Knez, un cenno di saluto è stato rivolto dal Presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani. Ha rimarcato l’importanza di ricordare un momento fondamentale per lo Stato sloveno e per la Comunità nazionale italiana, che ne è parte integrante. Che sia stato un tema sentito lo dimostra in numerose pubblico accorso, tra cui i giovani delle nostre scuole. Battelli ha quindi risposto alle domande del moderatore Andrea Bartole, segretario della CAN Costiera. Si è detto onorato di aver potuto contribuire a stilare una costituzione che ha avuto come scopo fondamentale tutelare la dignità dell’essere umano. Ha ricordato come nel nuovo ordinamento sono stati riportati i diritti della CNI riconosciuti in quello precedente, attualizzandoli e dove possibile implementandoli. Furono aperti anche allora temi sempre in dibattito come la tutela della lingua e della cultura italiana, l’istruzione, l’informazione e la regionalizzazione. Nella carta costituzionale, che Battelli ha definito semplicemente bella, vi sono le basi per attuare tutti i diritti minoritari nei vari campi. La realizzazione pratica delle norme richiede ancora impegno. Battelli ha ricordato il sostegno che ebbe all’epoca per le sue istanze dal Presidente del Parlamento, France Bučar, dall’illustre giurista ed ex ministro, Lojze Janko, nonchè dal consigliere Pavle Svete che lo consigliò sulla formulazione delle norme riguardanti la CNI. Al Convegno sono giunti i messaggi del Presidente della Repubblica, Borut Pahor e dell’ex deputato Ciril Ribičič, trent’anni fa anche loro inseriti nella Commissione per gli affari costituzionali. Entrambi hanno avuto parole d’elogio per il ruolo svolto da Roberto Battelli. Al termine l’attuale parlamentare della CNI a Lubiana, Felice Žiža ha ringraziato il suo predecessore per l’impegno profuso, assicurando che proseguirà sulla strada dell’attuazione dei diritti della CNI da lui tracciata. Ha ricordato gli sforzi in corso per implementare le norme nel campo dell’istruzione, della valorizzazione della lingua, della regionalizzazione e della base economica.
Verifica periodica della convenzione quadro sulla tutela delle minoranze
Visita alla Comunità nazionale italiana in Slovenia degli esperti del Consiglio d’Europa per la verifica periodica sull’applicazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali. Nell’ambito dei preparativi per la preparazione del loro resoconto, la delegazione, guidata da Alina Grossu, recupera la visita in Slovenia prevista già in primavera, ma rinviata a causa dell’emergenza Covid-19. A Capodistria hanno chiesto, in particolare, dati sulle opportunità che le minoranze hanno di essere incluse alla pari nei vari settori della vita sociale ed economica, sul rispetto del bilinguismo, sui progressi nel comparto scolastico, con particolare attenzione alla preparazione dei quadri insegnanti per gli istituti di ogni ordine e grado. La delegazione del Consiglio ha dimostrato particolare interesse per le forme d’inclusione degli appartenenti alla CNI nei processi decisionali a vario livello. Dalla delegazione della CAN Costiera, composta dal presidente, Albeto Scheriani, dalla vicepresidente, Linda Rotter e dal segretario Andrea Bartole sono stati informati delle problematiche che riguardano la CNI nella vita di ogni giorno. “Si è parlato del settore scolastico, della cultura, della base economica, della lingua italiana e di come essa viene usata sul territorio, dell’Ufficio per il bilinguismo in fase di costituzione e dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole slovene. Abbiamo toccato anche il tema della regionalizzazione. Gli ospiti hanno dimostrato vivo interesse per i nostri problemi e credo che in due ore di lavori, abbiamo potuto trarre tutte le informazioni importanti per la loro missione” ha dichiarato al termine il presidente Scheriani. Nella loro agenda gli esponenti del Consiglio d’Europa avevano ancora incontri con la Comunità nazionale ungherese, la Comunità Rom e, in chiusura, uno scambio d’informazione con gli esponenti del governo sloveno.
Il deputato Felice Žiža in visita alla Comunità nazionale italiana di Pirano
Il deputato al seggio specifico della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža ha ripreso in ottobre il giro di incontri nelle Comunità degli Italiani. La prima tappa è stata Pirano. A Casa Tartini è stato accolto dal presidente della CAN Comunale, Andrea Bartole che gli ha poi ceduto la parola per un’introduzione. Žiža ha espresso soddisfazione per poter rivedere dopo il lungo lockdown i connazionali piranesi. Da medico, non ha potuto sorvolare sull’importanza di ricorrere ai vaccini, come unico metodo efficace per combattere il terribile morbo, che tanti disagi ha portato nella vita di ogni giorno. Il deputato ha lavorato per arginarli, nell’ambito delle sue competenze a Lubiana. Ha tentato in particolare di facilitare il passaggio della frontiera con la Croazia e l’Italia per i lavoratori transfrontalieri e gli studenti, che nei momenti più gravi della pandemia, facevano difficoltà a raggiungere i posti di lavoro o le scuole. Ha rimarcato che, purtroppo, nel Paese l’emergenza epidemiologica genera scontri politici, invece di portare ad una unitarietà d’intenti. Si punta alle elezioni anticipate- ha detto ancora Žiža. Una possibilità sempre aperta, ma i deputati delle Comunità nazionali italiana ed ungherese, che collaborano con l’esecutivo di carica, seguendo una prassi consolidata negli anni, non intendono prendersi responsabilità dirette per una caduta del governo. Proseguendo ha posto in rilievo i risultati ottenuti per risolvere i problemi di Tv Capodistria e ha annunciato nuove assunzioni. Ha ricordato gli accordi per corsi universitari in italiano della Facoltà di pedagogia, l’assunzione di due nuovi consulenti per le nostre scuole e le modifiche allo studio per migliorare le competenze linguistiche dei professori. Il 15 novembre il deputato incontrerà i connazionali di Isola e il 29 novembre ancora quelli di Ancarano.
Comunità degli Italiani di Crevatini- aperta la nuova biblioteca
Con una breve, ma solenne cerimonia è stata inaugurata nei giorni scorsi la rinnovata biblioteca della Comunità degli Italiani di Crevatini, che è entrata a far parte del Sistema bibliotecario della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia. Tra i presenti il deputato al seggio specifico CNI del Parlamento sloveno, Felice Žiža, il sindaco del Comune di Capodistria, Aleš Bržan e il presidente della CAN di Capodistria, Fulvio Richter. L’importanza che la biblioteca riveste per la Comunità degli Italiani di Crevatini, è stata illustrata dalla presidente, Maria Pia Casagrande, che ha posto in risalto il richiamo che i libri possono svolgere soprattutto per gli attivisti più giovani. Ha sfruttato l’occasione anche per ribadire come la CI di Crevatini non dispone di vani adeguati nello stabile della Casa della cultura di Bosici. Il sindaco Bržan ha replicato subito assicurando che il problema degli spazi può essere risolto in tempi brevi e che per le necessità della CI è a disposizione l’intera struttura che già la ospita. Tra gli interventi di saluto quelli del deputato, Felice Žiža che ha garantito il suo costante impegno, compatibilmente con le competenze che ha, per sostenere le istanze dei connazionali. Il presidente Richter ha citato da parte sua l’importante progetto in corso per l’ampliamento della Scuola elementare e dell’asilo italiani a Crevatini.
CAN Ancarano- bilancio delle attività e piani futuri
Nel corso dell’ultima riunione, il Consiglio della CAN di Ancarano ha fatto il punto sulle attività svolte. Hanno constatato che nelle iniziative sono stati condizionati dall’epidemia. Il rispetto delle norme anti-contagio hanno impedito di svolgere tutto il lavoro programmato. Le istituzioni minoritarie hanno promosso o partecipato a numerosi appuntamenti ad Ancarano e dintorni. “Abbiamo iniziato nel giugno scorso, poiché prima la vita sociale era stata sospesa causa il Covid. Primo appuntamento è stato il corso di moda, con nozioni pratiche su come realizzare i modelli. Quest’anno è andata in porto la Festa della musica, in collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Capodistria. Le giornate estive ci hanno consentito di riproporre il corso di vela, ma le condizioni atmosferiche ci sono state avverse in luglio, quando il maltempo ci ha costretti ad annullare la serata jazz pianificata. Il Covid ci ha ostacolati anche all’inizio di settembre, quando avevamo in piano il tradizionale torneo di beach volley per le scuole” ha rilevato la presidente della CAN, Linda Rotter. Per gli appuntamenti appena svolti o nell’immediato futuro ha citato il corso di disegno per adulti, la presentazione del progetto editoriale “Che bauletto”, curato da Fulvia Grbac ed edito dalla CAN di Isola, l’adesione al progetto “Europa Donna” nell’ambito della campagna per la prevenzione del tumore al seno. Le ultime settimane dell’anno sono anche per la CAN di Ancarano un’incognita, legata all’andamento dell’epidemia.Oglasno sporočilo.