Le attività della CAN costiera

Deli novico s tvojimi prijatelji

CARTE D’IDENTITA’ NEI TERRITORI NAZIONALMENTE MISTI- DA RIVEDERE LA POSIZIONE DELL’ITALIANO

Il rilascio delle nuove carte d’identità nei territori nazionalmente misti aveva già fatto discutere in passato per l’uso paritetico incoerente delle lingue minoritarie con lo sloveno. Dopo i primi anni 90, quando fu messo in pericolo il rilascio dei documenti bilingui per tutti, si è tornati ad assistere ora al tentativo di relegare l’italiano a semplice lingua straniera, inserendo le diciture nella fascia costiera nella lingua della CNI, riconosciuta come ufficiale dalla Costituzione, al terzo posto, dopo lo sloveno e l’inglese. A segnalare l’incongruenza sui social sono stati alcuni connazionali, che hanno stigmatizzato il tentativo di sminuire l’importanza dell’italiano sui documenti ufficiali. Il Ministero degli interni- al quale si sono rivolti per chiarimenti il deputato, Felice Žiža e il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani ha cercato di bollare la questione come una semplice, inevitabile soluzione tecnica per uniformare i moduli delle carte d’identità, che sono riconosciute come documento di identificazione anche negli altri Paesi dell’Unione Europea. Non è stato possibile comprendere ancora quali provvedimenti Lubiana intenda adottare per risolvere la vicenda. Visto che il silenzio in merito persiste, negli ultimi giorni i parlamentari italiano e ungherese a Lubiana, Felice Žiža e Ferenc Horvath, hanno deciso di interessare dell’accaduto l’Ufficio del Difensore Civico, Peter Svetina, chiedendo un suo intervento presso le autorità slovene. L’ombudsman e i suoi consulenti legali, dopo aver preso visione degli incartamenti, hanno deciso di sollecitare senza indugi i competenti organismi governativi affinchè nel settore dei documenti bilingui venga riportata la legalità e il pieno rispetto della dignità delle lingue italiana e ungherese nei territori nazionalmente misti.

PALAZZO TARSIA- PRESENTATE LE LINEE GUIDA NEL RESTAURO DELL’ANTICO PALAZZO

Sono state illustrate nei giorni scorsi con una conferenza stampa le linee guida degli interventi di restauro previsti a Palazzo Tarsia. La CAN Costiera, che non intende farne solo la propria sede, ma offrire una nuova sistemazione anche alle altre istituzioni della CNI nel capodistriano che ne avranno necessità, ha affidato ad un team di esperti lo studio di fattibilità e della strategia da seguire nel rinnovare il palazzo, situato in pieno centro storico e adibito per decenni a redazione del quotidiano locale Primorske novice. Gli architetti hanno posto in risalto proprio la necessità di ovviare alle connotazioni negative portate dagli interventi interni del passato, finalizzati alle attività giornalistiche che vi si svolgevano. Con il Comune di Capodistria, che è comproprietario dello stabile, si intende pervenire all’abbattimento delle barriere ad un uso funzionale dei vani, rimuovendo gli interventi che ne hanno sconvolto l’uso iniziale di residenza per la nobile famiglia dei Tarsia, della quale ha fatto parte anche il noto compositore Antonio. Sarà cura della CAN Costiera procedere ad un’opera di “ricostruzione” che riporti in primo piano la Sala Nobile, posta al 1° piano, attraverso la demolizione del pavimento sopraelevato del corridoio e dei vani d’archivio, costruiti negli anni ’90. I restanti interventi- hanno scritto i progettisti- riguardano l’ampliamento dei bagni al 1° piano, l’installazione di un ascensore nell’ala destra dell’edificio consentire l’agibilità del palazzo anche ai fruitori con difficoltà di deambulazione, ma senza intaccare o modificare alcun elemento storico dell’edificio. Prima di passare alla fase esecutiva dei lavori saranno tenuta in massima considerazione, come detto anche dal Presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, le indicazioni che saranno fornite dall’Ente per la tutela del patrimonio culturale. Il progetto interesserà anche il primo piano dell’edificio adiacente all’ala sinistra del Palazzo Tarsia, che non ha valenza storica, essendo stato costruito negli ultimi 25 anni. Qui troveranno posto un ampio open space con ufficio separato e un blocco bagni rinnovato, riservato ai dipendenti della CAN Costiera. Il delicato recupero di Palazzo Tarsia proseguirà in varie fasi. Il costo dell’opera è stimato in 700.000 euro. I mezzi andranno ottenuti aderendo a programmi nazionali ed europei destinati al recupero del patrimonio storico- culturale.

Comunicazione amministrativa efficace in italiano:

teoria e pratica

Il 6 novembre l’Ufficio per il bilinguismo della CAN Costiera ha preso parte alla terza conferenza di aggiornamento professionale per traduttori, organizzata dall’Assessorato alla Comunità Nazionale Italiana e gli altri gruppi etnici della Regione Istriana. L’incontro, svoltosi a Parenzo, fa parte di una serie di aggiornamenti organizzati su base annuale e destinati ai traduttori che traducono dal croato e dallo sloveno in italiano. La conferenza, intitolata “Comunicazione amministrativa efficace in italiano: teoria e pratica”, è stata tenuta da prof. Stefano Ondelli, ordinario di linguistica italiana presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università degli Studi di Trieste, e dalla prof.ssa Floriana Carlotta Sciumbata, assegnista di ricerca in linguistica italiana presso lo stesso ateneo. A iniziare la giornata di formazione è stato il prof. Ondelli, che ha suddiviso il suo intervento in una parte teorica, durante la quale ha illustrato le caratteristiche del linguaggio amministrativo, soffermandosi prevalentemente sulla sua complessità e problematicità in quanto molto distante dalle conoscenze linguistiche del parlante medio, e in una parte pratica, in cui i partecipanti, in gruppi da quattro, si sono cimentati nella riscrittura di testi amministrativi. L’esercitazione è stata utile per analizzare e comprendere gli stereotipi e le forme che caratterizzano tali testi, per poi trovare degli accorgimenti per intervenire sulla scelta del lessico, della sintassi e dell’organizzazione delle informazioni. Nel corso della seconda parte della conferenza, la prof.ssa Sciumbata ha esposte delle linee guida per la stesura di testi per persone con disabilità intellettive. Ciò comprende un modello di scrittura semplificata, il linguaggio facile da leggere e capire (o linguaggio easy to read), che garantisce l’accesso alle informazioni al maggior numero di persone possibile, in quanto è fruibile anche da persone affette da varie patologie, ma anche da bambini, anziani, stranieri o persone con bassi livelli di scolarizzazione. (Ufficio bilinguismo)

IL DRAMMA DEI MIGRANTI- UN DOCU-FILM CHE FA RIFLETTERE

Andrea Bartole con gli autori del film

La CAN Costiera e il Centro italiano di cultura, formazione e sviluppo “Carlo Combi” hanno organizzato al Cinema d’essai Odeon di Isola la proiezione di “Trieste è bella di notte”, prodotto da Zalab nel 2023. Il film-documentario, con la regia di Andrea Segre, Stefano Collizzoli e Matteo Calore, è incentrato sul tema dei migranti sulla la rotta balcanica, trattando in particolare le “riammisioni informali” – così definite dal Ministero dell’Interno italiano – messa in atto da maggio del 2020 a gennaio 2021 e poi definite illegali dalla magistratura.. In questo periodo la polizia di frontiera di Trieste e Gorizia ha riportato in Slovenia più di 1.300 persone, respinte a catena fino alla Croazia e poi a Bihać, in Bosnia ed Erzegovina, da dove partivano le ultime tappe dei viaggi della speranza verso Occidente. Il titolo si rifà all’esclamazione di alcuni giovani migranti che dall’altipiano carsico vedevano per la prima volta la città di Trieste, illuminata di notte. Erano provenienti dall’Iran e dal Medio Oriente in cerca di asilo, e attraverso la Turchia risalivano verso nord al di là dell’Adriatico, il punto di arrivo della Slovenia è quello che prelude all’ingresso in Italia e alla vista di Trieste, »bella di notte« con le luci sul porto. Una volta arrivati, però, i profughi si scontrano con politiche di accoglienza in costante cambiamento, tra equilibri europei, »riammissioni informali« e illegali, e una polizia che »fa il suo lavoro« hanno scritto gli autori del documento filmato, incurante però del dramma degli uomini, spesso sfruttati e maltrattati che investono tutti i loro averi per sfuggire alla vita insostenibile nei loro Paesi di provenienza e offrire un futuro a se stessi e ai propri cari. Le riprese lungo il cammino percorso sono state abbinate ai filmati girati dai migranti, con i telefonini, che hanno presentato anche le ore di trepida attesa per poter effettuare l’ultimo balzo dalla Bosnia all’Italia. Quanto potuto vedere al cinema di Isola non ha lasciato nessuno indifferente. Visibile la commozione sui volti di alcuni spettatori, l’incredulità di fronte alla violenza fatta vedere. Un pomeriggio che ha voluto far meditare sul fenomeno dei migranti, che spesso si vede in TV, che appare tanto lontano e che, invece, ha per teatro il nostro territorio. I presenti hanno poi interloquito con gli autori e con Andrea Bartole, segretario della CAN Costiera a fungere da moderatore.

SEMINARI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA

60.ESIMA EDIZIONE

Agli inizi di novembre si sono svolti a Capodistria i tradizionali seminari di lingua e cultura italiana per i docenti delle scuole della Comunità nazionale italiana. A curare la sessantesima edizione dell’iniziativa sono stati il Consolato generale d’Italia a Capodistria, la CAN Costiera, l’Università popolare di Trieste, in collaborazione con l’Istituto per l’istruzione della Repubblica di Slovenia. Al centro dell’attenzione la cura delle relazioni in classe dopo in sofferto periodo del Covid, i mesi di didattica a distanza. Altro tema la valutazione dello studente o dell’alunno e ancora l’autorità, a volte carente degli adulti. Con importanti relatori si è cercato di fornire agli insegnanti delle nostre scuole e ad alcuni loro colleghi che insegnano italiano come lingua d’ambiente negli istituti sloveni, strumenti per affrontare meglio il loro lavoro in classe, per creare come è stato detto ambienti di apprendimento sicuri e stimolanti. Ad ospitare le lezioni la Scuole elementare slovena in Bonifica, dove operano temporaneamente ancora alcune classi della “Pier Paolo Vergerio il Vecchio, in attesa che il loro Collegio dei Nobili sia restaurato. Lezioni e laboratori sono stati tenuti dalla professoressa Serafina Pastore, docente di Didattica generale all’Università di Bari, con la prima giornata di lavori aperta in buona parte ad un pubblico più vasto e all’inaugurazione solenne presso il Teatro cittadino. Ha previsto come da tradizione un momento aperto al pubblico più largo, con la cerimonia di inaugurazione al Teatro comunale. Cenni di saluto sono stati porti dal Console generale d’Italia a Capodistria, dott. Giovanni Coviello, dal Presidente della CAN Costiera, prof. Alberto Scheriani e dai rappresentanti degli altri enti organizzatori. Unanime la valutazione che i seminari siano un appuntamento tradizione di alto valore dove sia possibile perfezionare la conoscenza dell’Italiano e apprendere nuove nozioni Per il deputato al parlamento sloveno, Felice Žiža, le scuole italiane devono essere di assoluto prestigio e di riferimento per tutto il territorio. Ospite d’onore dei seminari lo psicoanalista argentino, ma da anni residente a Trieste, Aldo Raoul Becce, che, dopo l’introduzione della consulente pedagogica italiana in Slovenia, Marisa Semeraro, ha trattato il tema dei limiti precisi che gli adulti devono porre ai giovani nel loro periodo di sviluppo.