A COMUNITA’ NAZIONALE ITALIANA RICECEVUTA DAI PRESIDENTI PAHOR E MATTARELLA
È stato intriso di valori simbolici l’incontro a Gorizia e Nova Gorica tra i presidenti sloveno, Borut Pahor e Sergio Mattarella. In un luogo appunto simbolo di divisione nel passato, dove il confine separava le due città, i due statisti hanno voluto confermare come il loro sguardo sia rivolto verso il futuro e come vadano colte al volo le opportunità offerte dall’Europa unita. A cementare i proficui rapporti di collaborazione e amicizia tra i due Paesi, è giunto l’Ordine al merito conferito da Pahor a Mattarella. La giornata dei due capi di stato è stata molto intensa, scandita da impegni incalzanti, ma hanno trovato il tempo per ricevere anche le rispettive minoranze, quella italiana in Slovenia, rappresentata dal deputato, Felice Žiža e dai presidenti della CAN Costiera, Alberto Scheriani e dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, nonché quella slovena in Italia. Sono stati affrontati i temi che maggiormente stavano a cuore alle rispettive Comunità nazionali, discutendo di progetti europei futuri e di nuove forme di collaborazione bilaterale, con le minoranze a fare, come spesso si dice, da ponte, pur affrontando realtà e avendo priorità diverse.
Govanni Coviello, Felice Žiža e Alberto Scheriani ai seminari
Janez Janša riceve il deputato Felice Žiža e il presidente Alberto Scheriani
In margine alla visita nel Litorale meridionale del Governo sloveno, il premier Janez Janša ha ricevuto a Lipizza il deputato della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža e il Presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani. É stata l’occasione per fare il punto sulla realizzazione dei punti programmatici su cui si basa l’accordo che il parlamentare di nazionalità italiana ha sottoscritto con l’esecutivo di Lubiana. Gli esponenti della CNI in Slovenia hanno ringraziato il Capo del governo per la collaborazione, per il pieno rispetto delle intese raggiunte e soprattutto per la loro realizzazione, in base allo scadenzario previsto. Progetti molto importanti per la CNI sono stati finalmente portati a termine, dopo che erano stati preparati per lunghi anni. Il primo riguarda l’Ufficio per il bilinguismo presso la CAN Costiera, che sta per decollare. A Janša è stato chiesto sostenere l’iniziativa per un Fondo italo- sloveno incentrato sulle iniziative economiche, la tutela del patrimonio culturale, dell’edilizia scolastica e altro ancora, a beneficio delle Comunità nazionali. Si è giunti a buon punto, ma manca ancora l’ultima fase per poterlo varare. Di recente il primo ministro sloveno aveva avuto modo di conferire con il proprio omologo italiano, Mario Draghi. Nell’occasione era stata ribadita la validità del Fondo, la cui documentazione fu presentata a Roma dallo stesso deputato Žiža, durante il suo ultimo soggiorno nella capitale italiana, al seguito di una delegazione governativa slovena. Al premier Janša è stato chiesto un parere sulla regionalizzazione e sulla possibilità che nasca una provincia autonoma nella fascia costiera, come sostenuto a più riprese dal deputato della CNI, dalle CAN e dai sindaci di Capodistria, Isola, Pirano e Ancarano. rispettando gli atti internazionali sulla tutela delle minoranze. Nella sua replica il primo ministro ha confermato il suo sostegno al rispetto degli atti internazionali, ma si è detto piuttosto pessimista che la legge relativa possa essere approvata in questa legislatura, poiché per la regionalizzazione serve la maggioranza dei due terzi dei voti in un parlamento, oggi profondamente diviso.
Seminari di lingua e cultura italiane, pieno successo
Si è svolta a Portorose la 58.esima edizione del Seminario di lingua e cultura italiana per i docenti della scuole con lingua d’insegnamento italiana del capodistriano. Organizzato dall’ l’Istituto per l’Educazione della Repubblica di Slovenia – unità di Capodistria, in collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Capodistria, con l’Università Popolare di Trieste e con la Comunità Autogestita della Nazionale Italiana Costiera, ha avuto come teatro il Centro congressi a San Bernardino. Le lezioni svolte da docenti provenienti dall’Italia sono state seguite da circa 70 insegnanti e professori delle scuole della CNI e della maggioranza sul territorio. Sono state incentrate sulle problematiche legate all’insegnamento dell’italiano, e sui punti critici della lingua, nonché come affrontarli in classe. Il tema “Tra lïměs e lïměn – Lingua e letteratura oltre i confini” è stato, invece, svolto dall’ospite d’onore dei seminari, lo scrittore e docente universitario Angelo Floramo, che ha interloquito sul palco con il consulente pedagogico del governo italiano in Slovenia, prof. Arturo Campanella. In prima fila i rappresentanti degli enti organizzatori, tra i quali il presidente e il segretario generale dell’Università popolare di Trieste, Emilio Fatovic e Fabrizio Somma. Un messaggio di saluto è stato porto dal Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello, anche a nome dell’ambasciatore d’Italia a Lubiana, Carlo Campanile, assicurando alle scuole la vicinanza delle rappresentanze diplomatiche italiane nel campo dell’istruzione. Prendendo la parola, il Presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, ha rilevato l’importanza che le scuole italiane nel capodistriano rivestono per la sua istituzione e per tutte le CAN Comunali. “Sono la base del nostro essere, degli appartenenti alla CNI sul territorio. Ci impegnano quotidianamente a far rispettare l’uso della nostra lingua sul territorio e per l’applicazione del bilinguismo” ha affermato. Il deputato della CNI al seggio specifico del Parlamento sloveno, Felice Žiža, da parte sua, ha ricordato l’intenso lavoro svolto in collaborazione con la CAN costiera a livello politico e istituzionale a favore delle scuole e quanto sia importante usare la lingua italiana nella vita di ogni giorno per mantenerla viva sul territorio.
Felice Žiža in Comunità a Capodistria
Felice Žiža incontra i connazionali di Capodistria
Dopo quasi due anni di pausa, dovuti all’emergenza Covid, il deputato al seggio specifico per la Comunità nazionale italiana al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža, ha incontrato i connazionali di Capodistria. Una sala gremita di Palazzo Gravisi, sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” era occupato in ogni ordine di posti per la conferenza del parlamentare, incentrata sull’attualità politica e sull’emergenza epidemiologica. Ad introdurla è stato il presidente del sodalizio ospitante, Mario Steffè, che ha proposto di partire proprio dall’epidemia. Žiža, medico chirurgo di professione, già direttore sanitario dell’Ospedale generale di Isola, ha ribadito che l’unica arma per combattere il morbo è il vaccino. Quelli sviluppati sono sicuri ed efficaci o nelle peggiori delle ipotesi, in caso si contragga il Covid, il decorso della malattia è più favorevole. Passando alla politica si è soffermato sulla situazione in Slovenia, definendola drammatica. Alcuni deputati e partiti sono sotto forte pressione quando devono prendere qualche decisione importante alla Camera. Non è una situazione facile nemmeno per i deputati delle Comunità nazionali italiana ed ungherese. Personalmente intende proseguire sulla strada, tracciata assieme alla CAN Costiera, di appoggio al governo in carica, ferma restando l’autonomia decisionale su alcune questioni. “Finché l’esecutivo proseguirà il suo lavoro rimarremo su questa linea. Non spetta a noi deputati ai seggi specifici far saltare o mantenere in vita il governo in carica” ha ripetuto il parlamentare di nazionalità italiana, che si è poi soffermato sui risultati conseguiti nel suo lavoro, su quelli impostati e che attendono ancora una realizzazione finale.
CAN ISOLA: AL VIA IL RINNOVO DELLA CAPPELLA CIMITERIALE
Preservare i monumenti culturali, ricordare la loro importanza per la storia locale e tramandare questi valori alle future generazioni. Sono state queste le motivazioni che hanno portato alla firma di una lettera d’intenti per il restauro della cappella nel cimitero cittadino di Isola. Il piccolo luogo di culto, costruito nel 1886 e consacrato a San Michele Arcangelo ha bisogno di urgenti interventi di consolidamento alle fondamenta, alla sua facciata esagonale, alle stuccature e alle lapidi murate nelle pareti esterne. La firma dell’atto formale è stata preceduta da una spiegazione introduttiva, curata da Agnese Babič, coordinatrice culturale della CAN Comunale, nonché vicesindaco di Isola. Ha ricordato come il camposanto isolano sia stato proclamato nel 2011 monumento di interesse locale e da allora siano partite varie fasi della sua manutenzione, iniziando dalla tutela delle tombe più antiche o di particolare rilievo architettonico. Ha posto in risalto come questi sforzi abbiano richiesto ingenti mezzi finanziari, garantiti dal Comune e dallo Stato italiano tramite l’Università popolare di Trieste. Scopo dell’iniziativa è ridare alla cappella un aspetto decoroso, metterla in sicurezza e giungere al suo recupero seguendo le indicazioni dell’Ente per la tutela del patrimonio culturale, per riconsegnarla entro il prossimo anno ai fedeli. La Babič ha ricordato che vanno anche restaurate le tombe e monumenti funebri che circondano la cappella stessa. I lavori saranno affidati alla municipalizzata Komunala, sostenuti dall’Università popolare di Trieste e dal Comune di Isola, con la CAN isolana a fare da partner. Il suo Presidente, Marko Gregorič, ha rimarcato l’importanza delle sinergie instaurate in tempi relativamente brevi. Ha citato il Comune anche per il costante impegno a salvaguardia del cimitero, nel rispetto del suo status di monumento locale, al quale si è arrivati grazie all’insistenza dell’allora vicesindaco, il compianto Silvano Sau. Gregorič ha ringraziato l’UPT per il suo sostegno finanziario che non va visto solo come un investimento, ma anche come un segno di civiltà per chi ha vissuto un tempo in queste terre, per chi vi risiede oggi e per coloro che verranno in futuro.
CAN PIRANO E CAN COSTIERA PER L’ANNIVERSARIO TARTINIANO
Nel corso della sua ultima seduta, svoltasi a Isola, la CAN Costiera ha preso in esame un’aggiunta al piano culturale del prossimo anno. È stata cosi spianata la strada alla partecipazione congiunta alla celebrazione dei 330 anni dalla nascita del famoso compositore piranese, Giuseppe Tartini, di cui nel 2020, nonostante il Covid, furono ricordati i 250 anni dalla sua morte. Il suo Comune d’origine e la Comunità degli Italiani che porta il suo nome, hanno già stilato un programma di massima per dare lustro all’anniversario e ricordare nel migliore dei modi l’importante personaggio. Per rendere omaggio al Maestro delle Nazioni, a Pirano hanno proposto una stretta collaborazione ad enti ed istituzioni di tutta la fascia costiera, ottenendo una vasta adesione in seno alla CNI e in regione. Come riferito dalla consigliera e vicesindaco piranese, Manuela Rojec, sono state già individuate precise forme di collaborazione. Assieme a Unione Italiana, ad esempio, saranno organizzati tre concerti itineranti, in altre località del territorio storico in cui vive la Comunità nazionale italiana. Il calendario provvisorio dei concerti in onore di Tartini prevede la partecipazione di grandi orchestre internazionali e altrettanto importanti nomi della musica classica. L’aggiunta al piano culturale della CAN Costiera è stata approvata con evidente soddisfazione per l’unitarietà d’intenti dimostrata da tutte le istituzioni ed enti della CNI.