CAN COSTIERA: RINNOVATO L’IMPEGNO PER LA BASE ECONOMICA DELLA CNI
Tra le prime attività della CAN Costiera negli ultimi trenta giorni vi è stata la conclusione del bando pubblico per la promozione dei nuovi soggetti economici nel territorio in cui vivono gli appartenenti alla Comunità nazionale italiana. La selezione ha consentito di prendere contatto o di ribadire la collaborazione con numerosi giovani imprenditori e con le iniziative che hanno in cantiere. Su 19 domande pervenute, 15 sono risultate idonee e rispettose dei termini del concorso. Una commissione, formata anche da esperti governativi, ha provveduto a valutarle e a quantificare il supporto economico a cui hanno diritto. Dopo la stesura della graduatoria, in collaborazione con il Ministero della coesione e dello sviluppo regionale, 12 domande idonee sono risultate finanziabili. Gli imprenditori interessati sono stati invitati a Palazzo Tarsia per la cerimonia solenne della firma dei contratti di collaborazione. Prima di sottoscriverli con ognuno degli imprenditori scelti, il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani ha preso la parola per rilevare la soddisfazione per l’interesse riscosso dal bando, per l’alto numero di partecipanti e di conseguenza le nuove opportunità di creare una base economica della Comunità nazionale italiana o dei soggetti economici con sede nel territorio in cui essa vive. I mezzi a disposizione sono in costante aumento e gli accordi con Lubiana fanno presagire che nei prossimi anni le sovvenzioni tenderanno a salire. Scheriani ha ringraziato per il lavoro svolto l’Ufficio professionale della CAN, il responsabile dei progetti europei, Massimiliano Di Nardo e il segretario Andrea Bartole per il suo coordinamento. Per ogni singolo progetto giudicato ammissibile è stato possibile concedere al massimo 10 mila euro, anche se ovviamente il loro valore complessivo era molto più alto. La partecipazione propria degli imprenditori era circa del 15 %. I progetti ritenuti validi e con solide prospettive di sviluppo riguardano l’educazione dei bambini, la tutela dell’ambiente, l’informatica, l’edilizia, il comparto metalmeccanico, uno workshop per la produzione di materiale audio- video, la fisioterapia, l’elettrotecnica, la nautica green nonché, come assoluta novità in regione, un servizio di consulenza matrimoniale. È stato constatato con gioia che la maggioranza delle iniziative che hanno trovato appoggio da parte della CAN sono state curate da imprenditrici. Di rilievo anche la parte conclusiva della cerimonia, con l’opportunità per i presenti di conoscersi, di scambiare qualche esperienza, ma soprattutto di abbozzare future collaborazioni. Nei giorni scorsi la CAN Costiera ha ultimato anche l’assegnazione dei mezzi economici ad istituzioni e enti della CNI per sviluppare le loro attività, che avranno ricadute positive sulla CNI, sugli eventi che possono promuovere e sulle condizioni di lavoro di cui hanno bisogno.
PROGETTI PER LE SCUOLE- LA LINGUA ITALIANA NEI TESTI DELLE CANZONI
La CAN Costiera ha promosso un interessante iniziativa per avvicinare l’uso della lingua italiana nei vari campi culturali. Ha offerto cosi agli allievi delle scuole medie della CNI un metodo innovativo e la possibilità di seguire una lezione di italiano in musica. Nel ruolo di protagonista dell’evento, svoltosi a Palazzo Gravisi, Filippo Graziani, figlio dell’indimenticabile Ivan, cantautore e chitarrista che ha firmato canzoni famosissime, scomparso nel 1997. All’incontro hanno presenziato i ragazzi del Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria, del Ginnasio Antonio Sema di Pirano e della Scuola Media Pietro Coppo di Isola. A presentare l’ospite è stato il conduttore di Radio Capodistria, Andrea F. Ha fatto ascoltare alla platea delle video clip tra le canzoni più famose di Ivan Graziani, per poi passare al lavoro di Filippo Graziani, che tra l’altro nel 2014 ha partecipato nella categoria “Nuove proposte” al Festival di Sanremo con il brano “Le cose belle”. L’omonimo album ha ottenuto il premio della Targa Tenco nella sezione “Migliore opera prima”. L’artista si è rivolto ai ragazzi in modo chiaro e diretto, parlando sia delle sue esperienze personali che del suo lavoro. Ha poi incentrato il discorso sull’importanza delle parole utilizzate nei testi delle canzoni, per esprimere al meglio quello che si vuole comunicare. Ha cercato di stimolare i ragazzi al dialogo invitandoli ad esprimere i loro gusti musicali per spiegare anche come nel tempo il modo di fare e di ascoltare la musica sia effettivamente cambiato. L’incontro ha sicuramente portato ai ragazzi dei punti di riflessione- hanno rilevato gli organizzatori- sull’utilizzo della lingua italiana nel mondo musicale.
PESCA IN MARE: IL SOSTEGNO DELLA CNI AI PESCATORI DEI COMUNI COSTIERI
Uno dei temi che ha tenuto banco in regione durante il mese di giugno sono stati i problemi dei pescatori della fascia costiera, oberati dalle multe che le autorità croate comminano loro nel caso gettino le reti oltre la metà del Golfo di Pirano. Pur rimanendo nei confini tracciati in mare dall’arbitraggio internazionale, Zagabria non riconosce l’intesa e sanziona i pescatori che invece vi si attengono. Alla questione sono stati dedicati a Lubiana due leggi. La prima è stata proposta dal Partito Democratico, che chiedeva l’impegno del governo sloveno per saldare tutte le pendenze aperte, ammontanti ormai ad oltre 3 milioni e mezzo di euro. Gli esperti del Ministero dell’agricoltura e il competente comitato parlamentare hanno già respinto simili soluzioni, poiché equivarrebbero- si sostiene- a riconoscere la linea di demarcazione in mare, tracciata dalla Croazia e non confermata dall’arbitraggio internazionale. Durante il dibattito alla Camera è intervenuto anche il deputato della CNI, Felice Žiža. “Nel mio intervento mi sono concentrato sulla situazione venutasi a creare dopo la sentenza negativa del Tribunale europeo per i diritti dell’uomo, che ha respinto il ricorso dei nostri pescatori. Con il tempo le multe si sono accumulate sempre di più, sfiorano i tre milioni e mezzo e colpiscono poche famiglie. Sono, quindi, cifre molto importanti. I pescatori della regione costiera, molti dei quali sono appartenenti alla CNI sono depositari di tradizioni culturali ed identitarie del territorio. Ho pertanto sottolineato che lo Stato li deve tutelare completamente, offrendo loro il sostegno legale necessario e anche quello finanziario “ha rimarcato il parlamentare di nazionalità italiana. Un parziale sospiro di sollievo per i pescatori del capodistriano è arrivato con la proposta di legge stilata dall’esecutivo, che prossimamente sarà oggetto di dibattito parlamentare e con ogni probabilità anche approvata. Le modifiche degli aiuti ai pescatori prevedono l’indennizzo dei proprietari di barche che non possono spingersi tranquillamente oltre la linea mediana del Golfo di Pirano, in acque che secondo l’arbitraggio internazionale di alcuni anni fa, sarebbero slovene. Zagabria come noto non riconosce la sentenza della Corte dell’Aia e continua ad emettere sanzioni contro chi varca la linea di demarcazione nell’Adriatico settentrionale. Le multe raggiungerebbero per alcuni la somma stratosferica di 500 mila euro. In caso di nuovi procedimenti penali, le autorità slovene con le norme previste si accollano tutte le spese legali e- provvedimento tanto auspicato- garantisce per il pagamento di sanzioni già passate in giudicato nel caso i tribunali croati ordinassero la riscossione forzata delle somme dovute dai pescatori sloveni. Ciò li mette a riparo anche dal rischio di essere arrestati per morosità in territorio croato o addirittura in mare e che i loro beni siano pignorati. Saranno modificate le regole per gli indennizzi, che annualmente superano i 200 mila euro annui e ora andranno soltanto a coloro che veramente vedono ridotti i loro introiti perché non pescano più tra Salvore e Pirano. Le norme adeguano la legislazione slovena a quella europea in materia di aiuti statali alla pesca o alla maricoltura. L’esecutivo propone di approvare le modifiche con procedura d’urgenza non appena potranno essere esaminate alla Camera.
AGGIORNAMENTO LINGUISTICO PER IL FURS
L’Ufficio per il bilinguismo della CAN Costiera continua i corsi di aggiornamento di linguaggio amministrativo italiano per i dipendenti degli enti pubblici. Vista la buona riuscita del corso organizzato per i dipendenti dell’Unità amministrativa di Capodistria, l’Ufficio per il bilinguismo della CAN Costiera ha svolto un corso di aggiornamento di linguaggio amministrativo italiano anche per i dipendenti dell’Amministrazione finanziaria della Repubblica di Slovenia. Circa cinquanta partecipanti, divisi in due gruppi, hanno potuto assistere a una presentazione sulla CAN Costiera, sulla Costituzione della RS e sulle leggi legate al bilinguismo nella Pubblica amministrazione, per poi approfondire il linguaggio tecnico-amministrativo legato alle loro attività, prima con una parte teorica e successivamente con una parte interattiva. L’Ufficio per il bilinguismo, su indicazione della direzione dell’Amministrazione finanziaria di CapodIstria, ha fornito inoltre ai partecipanti un glossario con la traduzione di alcuni termini che utilizzano maggiormente nello svolgimento delle loro attività.
LA CAN Costiera aderisce al progetto “Cross Term”
Alla metà di giugno il Consiglio della CAN Costiera ha dato luce verde all’adesione al progetto Interreg denominato Cross Term. Come rilevato dal segretario, Andrea Bartole, si tratta di iniziativa italo-slovena della massima importanza. “Procederemo alla standardizzazione della terminologia legale e amministrativa in sloveno ed in italiano, così in Italia come in Slovenia e alla creazione di una piattaforma di interscambio di questa terminologia standardizzata che andrà implementata pure nella lingua friulana”. È inoltre necessario ideare e realizzare soluzioni partecipative, sostenibili e inclusive che coinvolgano e sensibilizzino i target group e l’utenza in generale. Il progetto apporterà un cambiamento radicale nella operatività multilingue della pubblica amministrazione che avrà a disposizione un documento strategico condiviso, volto a migliorare la qualità dei servizi linguistici, un modello per la standardizzazione terminologica transfrontaliera sviluppato congiuntamente, nonché strumenti efficienti e di facile fruizione da parte dei gruppi target. Tutti questi risultati tangibili prodotti nell’ambito del progetto avranno un impatto duraturo, miglioreranno la qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione- hanno scritto i promotori di Cross Term. A disposizione vi sono 600 mila euro. Partner principale lo SLORI di Trieste, con impegnati in prima fila l’Ufficio del Bilinguismo presso la CAN Costiera e l’Ufficio regionale per la lingua slovena del FVG, che sono i due soggetti che si occupano della standardizzazione della terminologia giuridico-amministrativa negli enti pubblici e del suo uso sia nei comuni sia negli organi della pubblica amministrazione nei territori bilingui. Aderiscono al progetto ancora altri importanti enti quali l’Agenzia regionale per la lingua friulana, la Facoltà di informatica dell’Università di Lubiana e il Centro di ricerche scientifiche di Capodistria. Di rilievo per i connazionali della fascia costiera l’apertura di un posto di lavoro. Alla CAN sarà impiegato a tempo determinato per la durata del progetto, quindi sino al 2026, un nuovo collaboratore professionale.