CAN COSTIERA- IL PREMIO 2023 A LILIA MACCHI
Intrisa di profonda commozione la cerimonia di conferimento del premio annuale della CAN Costie-ra. Svoltasi a Isola, ha visto salire sul palco di Palazzo Manzioli la professoressa Lilia Macchi. La targa ricordo le è stata consegnata dal presidente, Alberto Scheriani, dopo la lettura della motivazione ufficiale. Questa parla in buona parte dei meriti della Macchi, docente di matematica nelle scuole della CNI della fascia costiera, dopo che vi si era trasferita fresca di laurea all’Università di Zagabria dalla sua natia Rovigno. Accanto all’impegno per lo sviluppo del comparto istruzione e soprattutto della Scuola Media Pietro Coppo, il premio le è andato per la sua intensa attività in seno alla Co-munità nazionale italiana, dove è stata consigliere CAN e presidente della CI Pasquale Besenghi de-gli Ughi. Rilevato il suo impegno politico che l’ha portata a ricoprire il seggio specifico della CNI in Consiglio Comunale. Nominata preside della Coppo, la prof.essa Macchi si è impegnata per ottene-re una nuova sede, per riformare i programmi di studio, aprire nuovi indirizzi e formare giovani quadri docenti. Tra quest’ultimi c’era anche un giovanissimo professore di storia Scheriani, che ha ricordato con commozione l’appoggio trovato nei primi anni della sua carriera dalla preside, un ve-ro faro per chi si avvicinava alla professione, gentile e comprensiva, ma all’occorrenza anche giu-stamente severa e soprattutto una maestra per lui stesso, al quale ha ceduto la presidenza della scuola. La Macchi si è detta sorpresa e onorata dell’attenzione riservatagli dalla massima organizza-zione politica della CNI in Slovenia. Lo ha reputato un segnale che i suoi sforzi erano stati recepiti, che aveva fatto qualcosa di utile formando tante generazioni e potendo annoverare tra i suoi allievi personaggi di spicco della scena minoritaria come, ad esempio, il deputato Felice Ziza, presente alla cerimonia. Parlando della sua vita presso la Comunità degli Italiani isolana, che frequenta rego-larmente anche oggi come valida artista nel gruppo “La Macia”, dove mette a frutto nei suoi dipinti il talento ereditato dal padre, noto pittore rovignese. Ha definito la CI un luogo di riferimento sin dai primi momenti in città, un punto di raccordo con il suo passato a Rovigno. A stringersi attorno alla Macchi sono stati i suoi famigliari, tanti colleghi di un tempo e le attiviste di Palazzo Manzioli.
CAN CAPODISTRIA- ATTENZIONE A PALAZZO GRAVISI BUTTORAI
Alla metà di novembre si è riunita in seduta ordinaria la CAN di Capodistria. I lavori, guidati dalla presidente Roberta Vincoletto, sono stati dedicati in buona parte alle problematiche legate a Pa-lazzo Gravisi Buttorai, sede della Comunità degli Italiani capodistriana “Santorio Santorio”. Il vetu-sto edificio, risalente al 17esimo secolo, dimora dei rampolli delle due famiglie nobili che gli dan-no in nome, necessità come noto di delicati lavori di consolidamento. Una perizia, realizzata dall’ente “ZAG” di Lubiana, fornirà tra breve tutta la documentazione necessaria per prevenire ce-dimenti strutturali dello stabile. Subito dopo potrà partire la consultazione con l’Ente per la tutela dei Beni Culturali, che fornirà le direttrici su come intervenire nell’opera, che comprenderà tutte le strutture portanti. Come riportato dal sito della CAN capodistriana, la presidente Vincoletto non si è nascosta che il prossimo anno sarà all’insegna delle complesse procedure amministrative, ne-cessarie per ottenere le licenze edilizie e aprire poi il cantiere. Intanto si stanno già svolgendo la-vori edili di minor portata, ma di grande importanza per garantire vani più ampi e funzionali per le sezioni della CI. È stata cosi ampliata la sala musica. Nel 2025 si studierà la possibilità di allestire un isolamento acustico per migliorare le condizioni di lavoro dei gruppi musicali che hanno sede a Pa-lazzo Gravisii Buttorai. Il Consiglio della CAN comunale ha ascoltato la relazione sulle attività giova-nili, coordinate dalla responsabile, Noemi Stancich. Ha elencato le iniziative portate a termine e che hanno avuto come comune denominatore avvicinare, tramite il gioco e la musica, i più giovani alla Comunità degli Italiani, partendo dagli alunni della scuola elementare, di cui la CAN è cofonda-trice. Cambiando argomento e soffermandosi sui piani finanziari, il Consiglio ha approvato un asse-stamento del Bilancio 2024, mentre prossimamente affronterà il piano finanziario 2025.
MOSTRA A ROMA DELLE OPERE DEGLI UMANISTI CAPODISTRIANI
La CAN Costiera ha contribuito alla realizzazione della mostra presso la Biblioteca Nazionale Centra-le di Roma della mostra incentrata sull’opera dei grandi umanisti capodistriani dal XIII al XVII seco-lo. In esposizione i libri scritti da illustri personaggi della cultura cittadina, appartenuti alla colle-zione della nobile famiglia Grisoni, oggi custoditi dalla Biblioteca centrale Srečko Vilhar e altri do-cumenti che parlano del glorioso passato di una città, considerata l’Atene dell’Istria per la concen-trazione di letterati e artisti che poteva vantare. A sostenere l’iniziativa l’Università Popolare di Trieste, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Consolato Generale d’Italia a Capodistria e il Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia con il patrocinio della ministro, Asta Vrečko. Presente come partner associato anche il programma italiano di RTV Capodistria. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il Console Generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello e l’Ambasciatore della Repubblica di Slovenia a Roma, Matjaž Longar, che hanno avuto modo di riba-dire lo stretto rapporto di collaborazione tra Italia e Slovenia anche in campo culturale, con Capo-distria a fare da ponte, assieme alla Comunità slovena in Italia e italiana in Slovenia. Tra gli ospiti erano presenti, inoltre, il deputato della CNI alla Camera di Stato della Repubblica di Slovenia, Fe-lice Ziza e il presidente dell’Università Popolare di Trieste, Edvino Jerian. Come rilevato dagli orga-nizzatori, si è trattato di un evento dal grande valore simbolico, che ha consentito di portare in una sede tanto prestigiosa come la Biblioteca Nazionale Centrale una parte dei tesori librari che la sto-ria ha lasciato in eredità all’Istria e ai quali la Comunità nazionale italiana è particolarmente legata. Un tassello piccolo, ma importante è stato detto nei rapporti italo-sloveni, nella condivisione di un patrimonio culturale di assoluto valore. “È una valorizzazione, una diffusione del nostro patrimonio culturale che viene portato nella capitale della nostra Madre Patria. Le autorità presenti andranno certamente a creare legami di futura collaborazione” ha rilevato per Tv Capodistria il deputato Ziza.
70 ANNI DEL MEMORANDUM DI LONDRA- CONFERENZA DI PAOLO MIELI
Tra gli appuntamenti più attesi del mese in seno alla Comunità nazionale italiana la conferenza del no-to giornalista e storico, Paolo Mieli. Ospite a Isola della Comunità degli italiani “Dante Alighieri” ha voluto ricordare con il suo intervento il 70esimo anniversario del Memorandum di Londra e i sette decenni del Consolato generale d’ Italia a Capodistria. In una sala nobile di Palazzo Manzioli gremita sino all’inverosimile, ha rilevato come la storia sia una modifica costante delle idee che avevamo sul passato, come nuove conoscenze possano modificare il nostro pensiero. Oltre alla sua esposizione ha interloquito con tre giovani studenti, ponendo in risalto i travagliati decenni del secolo scorso per l’Istria, che dopo 800 anni sotto la Repubblica di Venezia, passò all’impero austroungarico, da qui alla Prima guerra mondiale, al ventennio fascista e, quindi, al Secondo conflitto mondiale e al dopoguerra, con il dramma delle foibe e del massiccio esodo. Permangono diverse verità su questo periodo storico che nemmeno Osimo ha dissipato e si assiste ad un momento di decantazione delle posizioni, che possono riesplodere nella loro diversità come reazione a un libro o a una semplice dichiarazione. Mie-li ha sottolineato ancora che senza conoscere il passato non si può comprendere il presente. Lo ha fatto anche l’illustre ospite con il suo ultimo libro “Fiamme del passato” che tratta dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, cercando di capire quanto sta accadendo chiarendo alcuni momenti stori-ci importanti. Ad ascoltarlo e l’Ambasciatore d’ Italia a Lubiana Giuseppe Cavagna, il Console generale d’ Italia a Capodistria, Giovanni Coviello e Paolo Rovis dell’Università popolare di Trieste. Alla serata hanno presenziato con vivo interesse anche i sindaci di Isola, Capodistria Ancarano, Muggia, Duino-Aurisina e Monrupino, nonché diversi vicesindaci del Buiese. A rappresentare la Comunità nazionale italiana il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, il deputato italiano al Parlamento di Lu-biana, Felice Žiža e il presidente dell’Unione italiana, Maurizio Tremul.
ATTIVITA’ DEL DEPUTATO FELICE ZIZA
Il Parlamento sloveno ha approvato la settimana scorsa il bilancio di previsione per il 2025 e per il 2026. Il documento, che presenta uscite record per oltre 17 miliardi di euro, incontra i favori della Comunità nazionale italiana. Il suo rappresentante alla Camera di stato, Felice Ziza, ha espresso soddisfazione per l’attenzione prestata dal governo alle necessità della CNI, alle sue istituzioni e agli investimenti. Presentato per la prima volta con il cognome originale della sua famiglia (Ziza e non Žiža), ha tenuto il discorso in italiano, come consentito dal regolamento di procedura parlamenta-re, con la traduzione simultanea in sloveno. Un’opportunità che il suo predecessore, il compianto Roberto Battelli non aveva, potendo contare soltanto sulla traduzione consecutiva, che prolungava oltremodo la durata dei suoi interventi. Per questo motivo ha usato quasi esclusivamente la lingua slovena, salvo in occasioni solenni. Ziza ha rilevato che i suoi colleghi hanno accolto con favore in Commissione per le nazionalità la prassi di far parlare i deputati e gli ospiti nelle loro lingue madri e pertanto ha deciso di proporla anche nelle sedute plenarie. Tornando al bilancio statale, si è sof-fermato sui numerosi capitoli di spesa che riguardano la CNI. Ha salutato i fondi per gli investimenti nell’infrastruttura scolastica. Serviranno il prossimo anno a concludere il restauro del Collegio dei nobili, sede delle elementari e del ginnasio capodistriani. Si passerà poi gradualmente nel prossimo biennio all’ampliamento della Scuola elementare di Isola, alla costruzione dell’asilo di Santa Lucia, del nuovo asilo e delle classi per le elementari a Crevatini, senza dimenticare l’avvio del progetto della palestra nei pressi della Pietro Coppo a Isola, destinata a tutte le scuole medie del comune, ai club sportivi e alla cittadinanza per varie iniziative. Ziza ha rilevato ancora l’aumento delle sov-venzioni governative concesse ai comuni in zone nazionalmente miste per l’attuazione del bilingui-smo. Beneficeranno del sostegno necessario anche i dipendenti dell’Ufficio per il bilinguismo della CAN Costiera, nonché tutte le istituzioni comuni della CNI in Slovenia e Croazia. Maggiore attenzio-ne anche alla base economica della CNI, che vedrà crescere del 40 % i mezzi per l’imprenditoria in territorio sloveno. Il parlamentare non ha mancato di rinnovare il suo impegno a favore di Radio e Tv Capodistria, rilevando che dai fondi governativi saranno garantiti i mezzi per l’assunzione di 4 nuovi giornalisti, che andranno a sostituire quelli ormai prossimi alla pensione.