REGIONALIZZAZIONE IN SLOVENIA- PARERE POSITIVO DELLA CAN COSTIERA, STOP DEL GOVERNO

Si prospettano nuovi, gravi intoppi per la regionalizzazione in Slovenia. Il governo ha espresso parere negativo alla proposta di legge, formulata dal Consiglio di Stati e che sembrava condivisa da gran parte dei Comuni. Sebbene previsto dalla Costituzione slovena, il secondo livello dell’autogoverno locale non mai stato introdotto. Campanilismi, timori sul funzionamento delle province, sul loro finanziamento e sulle competenze che avrebbero tolto alle municipalità, hanno impedito di trovare i 60 voti necessari alla Camera di Stato per varare la riforma. Diventa cosi praticamente vano il grande lavoro di preparazione, svolto negli anni scorsi e che aveva coinvolto anche il deputato della CNI a Lubiana, Felice Žiža e la CAN Costiera.

Deli novico s tvojimi prijatelji

Quest’ultimo organismo nel corso della sua ultima seduta straordinaria aveva esaminato le norme sulle amministrazioni locali e sulla costituzione delle province. Nella parte introduttiva il presidente, Alberto Scheriani e il segretario, Andrea Bartole, avevano ripercorso le tappe salienti dei preparativi all’importante riforma, condotti in stretta collaborazione con il deputato, ringraziato per il suo prezioso apporto. Il Consiglio della CAN Costiera aveva ribadito la propria soddisfazione per i contenuti delle norme, frutto di un intenso lavoro preliminare assieme ai sindaci dei quattro comuni costieri, con il governo precedente e con il presidente del Consiglio di Stato, Alojz Kovšca, giunto in visita a Capodistria. Importante era che fosse stato riconosciuto lo status speciale della fascia costiera, proprio per la presenza della Comunità nazionale italiana, che la futura regioni inglobi solo Capodistria, Isola, Pirano e Ancarano, staccandole dal Carso e da Postumia, come era stato previsto in un primo tempo. Accolte le richieste che il nome sia Istria e che la CNI veda tutelati i propri diritti. Tra questi anche la rappresentanza nel Consiglio regionale, che conterà 28 membri. Per analogia con la Legge sulle autonomie locali a livello comunale, sarà chiesto che i seggi garantiti per i connazionali siano 4, ossia uno per ogni Comune- come proposto dalla vicepresidente della CAN Costiera, Nadia Zigante. L’altro vicepresidente Marko Gregorič ha rilevato l’importanza di inserire già nella legge quadro lo statuto speciale della regione, nonché l’abbondono del termine “provincia” per la nuova amministrazione, usato nelle traduzioni ufficiali giunte da Lubiana, per usare, invece, la denominazione più in armonia con le tendenze europee di “regione”. Si insisterà sulla nomina di un consigliere italiano a vicepresidente del Consiglio regionale. Il deputato Žiža sosterrà le posizioni della CAN Costiera alla Camera di Stato, se necessario anche con degli emendamenti. In margine alla riunione, il parlamentare della CNI a Lubiana ha informato i consiglieri sui preparativi per l’accordo di coalizione con l’attuale esecutivo. La bozza sarà pronta entro agosto e presentata alla CAN Costiera, prima delle consultazioni con i partiti della nuova maggioranza. Žiža ha annunciato che saranno riproposti i progetti e le le leggi non realizzati nella precedente legislatura e che saranno aggiunti altri punti importanti per lo sviluppo della Comunità nazionale italiana.

LA SENATRICE  LAURA GARAVINI INCONTRA LA CAN COSTIERA E LE COMUNITÀ DEGLI ITALIANI

Ampio scambio d’informazioni, in un’atmosfera cortese  a Palazzo Gravisi tra la sen.Laura Garavini, il deputato al Parlamento sloveno Felice Žiža, i vertici della CAN Costiera e i presidenti di alcune Comunità degli Italiani. L’alto ospite nella legislatura che si sta chiudendo è stata vicepresidente della Commissione esteri del Senato ed è da sempre vicina alle istanze della Comunità nazionale italiana in Slovenia e Croazia. Nel colloquio ha voluto precisare che il suo ritorno in Istria vuole significare la grande importanza che da alla componente italiana in queste terre. Se rieletta in settembre offrirà il suo massimo sostegno possibile per risolvere questioni ancora aperte, che la CNI chiede da anni siano risolte. Il ruolo delle CAN le è stato esposto dal Presidente, Alberto Scheriani. Nel suo intervento ha sottolineato la cura che viene riservata alle scuole, all’informazione e alla cultura per tutelare la lingua italiana in questi territori, di cui la componente italiana autoctona è da sempre parte integrante. All’ospite sono state spiegate altre attività in corso, come l’acquisto di Palazzo Tarsia che porterà in zona le istituzioni italiane che già non vi hanno sede, trasformando la storica Calle degli Orti Grandi (oggi Via OF) in un rione della CNI. Il parlamentare Žiža ha riproposto l’annoso problema dell’equpollenze delle lauree ottenute in Italia e non riconosciute in Slovenia e Croazia. Ha rilevato anche l’importanza di contatti diretti con Roma per gli italiani che vivono in Slovenia e ha ricordato i passi che già ha fatto per aprire tavoli di colloquio italo-sloveni. La sen. Garavini, che successivamente ha incontrato a parte il Presidente dell’Unione Italiana e i suoi collaboratori, nel rigraziare per la calorosa accoglienza, ha avuto parole d’elogio per il lavoro svolto dalle istituzioni CNI, per i pregevoli risultati che conseguono, grazie al sostgno dell’Italia che non deve venir meno. Ha rilevato, però, che esso non è scontato e che sarebbe importante per consolidarlo, rafforzare il dialogo tra le organizzazioni degli italiani in Slovenia e Croazia.

BILINGUISMO- L’UFFICIO DELLA CAN COSTIERA INCONTRA L’ISPETTORATO INTERCOMUNALE

Si è svolto giovedì 18 agosto il secondo incontro tra la CAN Costiera e l’Ispettorato intercomunale con l’intento di definire una maggiore collaborazione tra le due parti.  Il Dirigente dell’Amministrazione intercomunale dell’Istria, Ivan Koljesnikov assieme al segretario della CAN, Andrea Bartole, ed alla collaboratrice professionale dell’Ufficio per il bilinguismo, Kim Jakopič, hanno analizzato il lavoro svolto finora, constatando che le segnalazioni sono perlopiù riferite alla segnaletica stradale, alle affissioni pubblicitarie nonché alle passate elezioni. Per migliorare la già instaurata collaborazione è stata definita una maggiore condivisione delle problematiche riscontrate, tramite l’invio di resoconti mensili da parte di entrambi per verificare il lavoro svolto e le tematiche trattate e con degli incontri trimestrali per ottimizzare i risultati. Hanno definito un protocollo di collaborazione diretta sul territorio che prevede la verifica congiunta dell’applicazione del bilinguismo da parte dell’Ufficio della CAN Costiera e degli ispettori dell’Amministrazione intercomunale dell’Istria. UFFICIO PER IL BILINGUISMO

Lincontro tra la CAN Costiera e lIspettorato

CELEBRATA LA MADONNA GRANDA A STRUGNANO, IN FESTA LA COMUNITA’ ITALIANA

Ha fatto accorrere una folla di fedeli al Santuario Mariano di Strugnano la festa dell’Assunta del 15 agosto. Per i fedeli connazionali la ricorrenza viene indicata come “Madonna Granda” e per lunga tradizione viene celebrata dalla vigilia con una messa solenne celebrata dal vescovo, assistiti dai parroci della regione. Al rito segue il pellegrinaggio sino alla croce in pietra a strapiombo sul mare, dove viene impartita la benedizione a tutti i marittimi. Di solito il corteo è illuminato da una fiaccolata, che quest’anno vista la grave siccità e l’allerta incendi è stata sospesa per precauzione. Segue quindi la veglia per venerare la statua e il dipinto della Madonna di Strugnano, che la tradizione vuole sia comparsa sul colle oltre mezzo secolo fa, chiedendo la costruzione di una chiesa dignitosa per lo svolgimento dei riti religiosi. Sul posto è sorto uno dei principali santuari Mariani della zona, molto frequentato anche da cittadini croati e italiani.  La Festa dell’Assunta ha avuto da sempre una parte laica, altrettanto sentita dai fedeli, ma che con il tempo, la pandemia e altri intoppi era quasi caduta nel dimenticatoio. A riallacciarsi alle tradizioni popolari quest’anno sono stati gli attivisti della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano. Su iniziativa di Gianfranco Giassi, noto come uno dei principali organizzatori della Festa dei cachi nella vallata di Strugnano, nel suo casale si sono dati appuntamento i connazionali che hanno partecipato alle cerimonie religiose. Invitati dalla Presidente della CI, Fulvia Zudič, hanno condiviso i loro ricordi della grande festa di metà agosto, della gioia che accompagnava i lunghi pellegrinaggi a piedi dai villaggi limitrofi e che portava poi a consumare le tipiche merende sui prati a base di specialità istriane. Valori questi che erano andati perduti e che i connazionali del piranese hanno voluto, giustamente, far rivivere seppur rivisitati in chiave moderna.

CREVATINI: LA FESTA TRADIZIONALE DI SANTA BRIGIDA ATTO DI AMICIZIA E COLLABORAZIONE

Tradizioni, voglia di aggregazione e venerazione della Santa. Tutto questo ha fatto accorrere in luglio a Crevatini i partecipanti alla Festa di Santa Brigida. Si sono dati appuntamento nel giardino della chiesetta consacrata alla Santa, protettrice delle donne e alla quale sono particolarmente devoti gli abitanti dei Colli di Muggia. L’evento, promosso dalla locale Comunità degli Italiani, con il contributo del Comune e dalla CAN di Capodistria, nonché dall’ Unione Italiana e dall’Università popolare di Trieste, è stato fortemente voluto dalla presidente, Maria Pia Casagrande. È tornata in Istria per l’occasione una delegazione di San Ginesio, in provincia di Macerata, nelle Marche. Guidati dal vicesindaco, Daris Belli, hanno ravvivato la serata con i loro tamburini e sbandieratori, che si richiamano alle tradizioni medievali. Ad introdurre la Festa è stata la Messa, officiata dal parroco don Franc Šenk. Una nota di colore è arrivata dalle donne della Fameia Muiesana, che indossavano i costumi tipici della loro località, immancabili prima della Seconda guerra mondiale quando da Muggia partiva la processione sino a Santa Brigida. Alla parte ufficiale è intervenuto come ospite d’onore, il Console generale d’Italia e Capodistria, Giovanni Coviello. Ha avuto parole d’elogio per l’impegno di Crevatini a non dimenticare le proprie origini. Apprezzamenti alla Comunità degli Italiani sono giunti dal vicesindaco di Capodistria, Mario Steffè, che ha portato un saluto del primo cittadino, Aleš Bržan, vicino alle iniziative promosse dalla cittadinanza. Steffè ha annunciato ancora per settembre la formalizzazione dell’accordo di collaborazione con San Ginesio. A salutare la firma dell’intesa è stato il vicesindaco del Comune marchigiano, Daris Belli. Ha fatto seguito un programma culturale, con impegnati il gruppo “Kantadore” e gli ospiti di San Ginesio. Quindi nel giardino della chiesa di è passati alla parte conviviale, molto attesa dopo le limitazioni portate dal Covid.

Sbandieratori e tamburini di San Ginesio a Crevatini

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