L’alto ospite da dimostrato ottima conoscenza anche delle istituzioni e del funzionamento della Comunità nazionale italiana. Cavagna Ha rilevato che si tratta di un’importante realtà ampiamente nota a Roma a vari livelli, dove viene ritenuta un elemento molto prezioso da sostenere in ogni modo possibile. Ai connazionali ha espresso apprezzamento per la loro opera tendente a mantenere, diffondere e valorizzare cultura e lingua italiani nei territori in cui vivono. Li ha definiti una sorta di ponte tra Slovenia, Croazia e Italia che sentono e sono orgogliosi delle loro origini. Il Presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, nel porgere il benvenuto all’Ambasciatore, si è soffermato sul mondo della scuola e sulle riforme in corso a Lubiana. Ha citato poi le iniziative per la base economica della Comunità italiana, il costante impegno per l’attuazione del bilinguismo e per consolidare la posizione di Radio e Tv Capodistria. Su quest’ultimo punto si è concentrato anche l’intervento del deputato della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža, che ha informato sulla decisione del Governo sloveno di creare un gruppo di lavoro per la stesura degli accordi bilaterali tra Lubiana e Zagabria, nonchè Lubiana e Roma, riprendendo le finalità del Memorandum a tre del 1992, poi non firmato dalla Slovenia. L’ambasciatore Cavagna ha conferito ancora in municipio con il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan. Nella sua visita di cortesia d’inizio mandato, ha avuto modo di conoscere i progetti che la municipalità ha in cantiere nei prossimi anni. Il dottor Cavagna non ha nascosto il suo entusiasmo per una città che dimostra di avere grandi potenzialità di sviluppo nei rapporti internazionali e in campo turistico.
LA CAN COSTIERA INCONTRA L’AMMINISTRAZIONE DI POLIZIA CAPODISTRIANA
Si è tenuto in settimana un incontro con la direttrice dell’Amministrazione della Polizia di Capodistria Alenka Korošec Peruzin e con il suo capo gabinetto, Dimitrij Marušič con i vertici della CAN Costiera guidati dal presidente, Alberto Scheriani. Tema dell’incontro l’applicazione del bilinguismo nel lavoro della Polizia e dei suoi agenti. Attenzione è andata anche alla stampa e all’uso uso di modulistica bilingue, nonchè l’aggiornamento professionale dei dipendenti per quanto riguarda la lingua italiana. Circa il suo uso è stato rilevato che molti agenti provengono da altre zone del Paese e non possono pertanto conoscerla. Vengono iscritti ad un corso base, ma purtroppo si rileva che non è sufficiente. Si è quindi discusso della possibilità di organizzare corsi integrativi o di aggiornamento. Per quanto riguarda le traduzioni del materiale informativo è stata sottolineata l’ottima collaborazione della Polizia con l’Ufficio per il bilinguismo della CAN Costiera.
COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE NAZIONALITA’- FOCUS SUI MEDIA
Più volte auspicata e cercata, si è svolta questo mese a Lubiana la seduta tematica della Commissione perlamentare per le Comunità nazionali incentrata sui mezzi d’informazione. Presenti tutti i rappresentanti delle massime istituzioni minoritarie, CAN Costiera e Unione Italiana per quelle italiane, i diritti delle etnie nel settore dei media e l’impegno dello stato sloveno nel contesto sono stati illustrati dal Ministero della cultura e dall’Ufficio governativo per le Comunità nazionali. Hanno cosi citato le ore di programma radio e tv garantite per le emittenti italiane ed ungheresi, il finanziamento dell’informazione su carta stampata e sui media elettronici. L’esecutivo si è detto certo che le soluzioni adottate finora siano adeguati alle necessità nel comparto. Altre opportunità di ritoccare le normative arriveranno con le nuove leggi quadro sulla RTV nazionale e sui media, che comprenderanno anche il capitolo dei finanziamenti necessari per queste attività, giustamente considerate di vitale importanza per lo sviluppo della cultura e della lingua delle minoranze. Nei loro interventi i rappresentanti della CNI hanno posto l’accento sull’assoluta necessità di garantire ai programmi raadiotelevisivi, prodotti in italiano a Capodistria, autonomia, stabilità finanziaria e di risorse umane. A tal scopo la Commissione ha discusso e votato tre delibere, sostenute anche da tutti i partiti della maggioranza e dell’opposizione, eccezion fatta per la Levica, che si è astenuta. »La prima posizione votata dalla Commissione ha riguardato il finanziamento diretto di Radio e Tv Capodistria da parte del governo, che si accollerebbe anche le spese di parte del Centro regionale capodistriano, specialmente per quanto riguarda il comparto tecnico e parzialmente i programmi transfrontalieri. Da garantire la condizione di base, però, che i due programmi rimangano nell’ambito del sistema pubblico sloveno. Inoltre devono aver garantita assoluta autonomia, anche finanziaria, nello svolgimento delle loro funzioni« ha spiegato il deputato della CNI a Lubiana, Felice Žiža, vicepresidente della Commissione stessa. Il parlamentare ha rimarcato ancora che negli ultimi decenni erano andati perduti numerosi posti di lavoro per mancanza di turn over in caso di pensionamento. Alcuni sono stati recuperati più di recente con nuovi assunzioni, ma rimane il problema del finanziamento anche delle produzioni proprie. Un’altra delibera è stata riservata dai parlamentari alla carta stampata. Esiste la necessità di potenziare la redazione capodistriana della Voce del popolo, aumentando anche il numero delle pagine sul quotidiano curate dall’agenzia AIA. Da regolare i salari dei dipendenti adeguandoli a quelli dei loro colleghi nel sistema pubblico. Toccato poi l’eterno problema della ricezione dei segnali RTV su tutto il territorio d’insediamento storico della CNI in Slovenia e Croazia, che impedisce a molti connazionali di seguire le emittenti. Altrettanto avviene in Italia, dove vivono molti istriani, fiumani e dalmati e dove la mancata visibilità della parte dei programmi transfrontalieri, colpisce anche gli interessi della Comunità slovena nel Friuli Venezia Giulia. La Commissione per le nazionalità ha espresso sostegno alla riapertura delle trattative per la completa attuazione del memorandum trilaterale Italia- Slovenia e Croazia. Prevedeva la firma di accordi separati tra gli Stati, avvenuta soltanto tra Croazia e Italia. Il documento avrebbe cementato la posizione delle cosiddette istituzioni comuni della CNI, Centro di ricerche storiche a Rovigno, Dramma italiano e casa editrice EDIT a Fiume, Unione Italiana, aggiungendo ora anche RTV Capodistria.
CONVEGNO SUL BILINGUISMO NEI COMUNI SLOVENI
l 15 maggio si è tenuto il consueto Convegno sul bilinguismo nei comuni, organizzato per il nono anno consecutivo dal Ministero della Pubblica Amministrazione della Repubblica di Slovenia. Il Convegno si è svolto nel Comune di Šalovci, situato nell’Oltremura nord-orientale. Scopo dell’incontro quello di fare luce sulle problematiche riscontrate in materia di applicazione del bilinguismo nella pubblica amministrazione nei nove comuni bilingui nei quali risiedono le Comunità nazionali italiana e ungherese. All’incontro ha preso parte una delegazione della Comunità nazionale italiana composta dalla CAN Costiera, che ha illustrato il corso di aggiornamento professionale di linguaggio amministrativo italiano che ha tenuto per gli impiegati dell’Unità amministrativa di Capodistria, e dalle CAN comunali di Pirano, Isola, Ancarano e Capodistria. Quest’ultima, rappresentata dal suo vicepresidente nonché presidente della Commissione per la toponomastica del Comune città di Capodistria, Damian Fischer, ha presentato la questione, complicata e ancora irrisolta, dell’affissione delle targhe recanti gli antichi odonimi storici della città. Presenti al convegno anche il Direttore facente funzione dell’Ufficio per le nazionalità del Governo della RS, Rok Petje, e il Segretario di Stato, Jure Trbič. Come rilevato dai presenti, questi incontri sono destinati soprattutto alla diffusione dell’importanza dell’attuazione del bilinguismo e alla condivisione di esempi di buone prassi, ma sono utili anche per conoscere la realtà di entrambe le Comunità nazionali. Il prossimo incontro, che celebrerà il decimo anniversario dall’organizzazione del Convegno, si terrà in uno dei quattro comuni costieri. (CAN COSTIERA)
PARLAMENTO SLOVENO- ESAURITA META’ LEGISLATURA
Nei giorni scorsi la Camera di stato slovena e i suoi gruppi parlamentari hanno ricordato il giro di boa di questa legislatura. A due anni dalla loro elezione tutti hanno fatto un bilancio di quanto fatto e di cosa rimanga da completare entro il 2026. Lo ha fatto anche il deputato della CNI a Lubiana, Felice Žiža, presidente del gruppo parlamentare delle minoranze e vicepresidente della Commissione per le nazionalità. A suo avviso la cooperazione con il governo e la coalizione che lo sostiene è ad alto livello. L’accordo sottoscritto su punti molto concreti con altrettante scadenze note, è l’obiettivo principale dei rappresentanti della nazionalità autoctone sino alla fine del mandato quadriennale. L’intesa comprende un numero relativamente elevato di richieste all’esecutivo. Inoltre la collaborazione con il governo si è intensificata quest’anno, quando Matej Arčon, ministro per gli sloveni all’estero e nel mondo è diventato l’interlocutore principale degli italiani e degli ungheresi in Slovenia. Anche con l’opposizione i deputati di entrambe le nazionalità hanno »rapporti corretti, rispettosi, in parte anche amichevoli« ha rilevato Žiža. D’altro canto il gruppo parlamentare ha un ottimo rapporto con la presidente della Camera, Urška Klakočar Zupančič: »All’inizio della legislatura era chiaro che non aveva molta esperienza e sicuramente ha commesso degli errori, ma ha imparato presto facendo tesoro delle esperienze. Oggi direi che svolge la sua posizione in modo ottimale, agisce nell’interesse del Paese e dei cittadini e rispetta tutti i gruppi politici« ha rilevato ancora il dott. Žiža. Secondo la sua valutazione anche il livello dei dibattiti in Parlamento è leggermente cambiato rispetto agli anni precedenti. »Tutto sembra molto più tranquillo, ma ciò è dovuto al fatto che la coalizione ha una comoda maggioranza e non deve trepidare prima di ogni votazione. Per quanto riguarda le modifiche costituzionali proposte, i deputati di entrambe le nazionalità le appoggiano in linea di principio, ma bisognarà attendere le proposte finali. Žiža si aspetta che il dibattito si riapra dopo le elezioni europee. Il parlamentare itraliano è più scettico, invece, sull’opportunità di indire un gran numero di referendum contemporaneamente.