Le attività della CAN costiera

Con la seduta inaugurale del 13 maggio scorso il Parlamento sloveno ha avviato una nuova legislatura.

Deli novico s tvojimi prijatelji

PARLAMENTO SLOVENO- AL VIA LA LEGISLATURA ŽIŽA RICONFERMATO, GOLOB PREMIER INCARICATO

Con la seduta inaugurale del 13 maggio scorso il Parlamento sloveno ha avviato una nuova legislatura. I 90 deputati eletti il 24 aprile hanno potuto occupare i loro scranni, l’unico ricorso ha riguardato il seggio specifico per la Comunità nazionale ungherese, respinto dalla Commissione per le nomine. Riconfermato, invece, il parlamentare della Comunità Nazionale Italiana, Felice Žiža, che ha vinto nettamente, con il 61 percento dei voti, la consultazione elettorale in seno alla CNI. Dai discorsi alla Camera di Stato del Presidente della Repubblica, Borut Pahor e dalle sue successive consultazioni preliminari, è emerso chiaramente che si andrà presto alla formazione di un nuovo governo, che il premier incaricato sarà Robert Golob forte dei 41 voti del suo Movimento libertà, ma anche di altri 12 voti dei partner nella futura maggioranza, Socialdemocratici e Sinistra. All’opposizione rimarranno i i Democratici e Nuova Slovenia. In questo nuovo, strano rapporto di forze in parlamento, dove sono entrati soltanto cinque partiti, va inquadrata la posizione delle Comunità nazionali autoctone. Le notizie circolanti sembrano smentire le polemiche della campagna elettorale, che denunciavano una stretta alleanza dei seggi specifici con il governo uscente di Janez Janša e quindi l’impossibilità di dialogare con un esecutivo di altro colore. Il deputato Žiža ha così commentato per i media l’apertura della legislatura: “In Parlamento si respira senz’altro un clima costruttivo e disteso. Abbiamo votato il premier incaricato nella persona di Robert Golob. La maggioranza potrà lavorare con tranquillità, con sinergie importanti tra l’esecutivo e il Parlamento. Per quanto riguarda le Comunità nazionale italiana ho avuto nei giorni scorsi colloqui con i parlamentari della fascia costiera, anche per impostare il lavoro del nostro gruppo di deputati istriani. Con il collega ungherese, Ferenc Horvath abbiamo avuto la possibilità di conferire con lo stesso Golob. Ci è stata garantita la sua massima apertura per una collaborazione con le Comunità nazionali, per sostenere lo sviluppo delle nostre attività. Ci attendiamo colloqui dettagliati non appena sarà stato nominato il nuovo governo. L’accordo che sarà stilato sarà esaminato dalle istituzioni preposte prima della sua firma“ ha concluso il dottor Žiža.

CONCERTO A BOY, A GIRL: UNO STRUMENTO PER REAGIRE AI PROBLEMI DI OGNI GIORNO

Ha avuto un grande successo il concerto sinfonico intitolato A Boy, a Girl, pop Symphonic Poem . Eseguito dall’Orchestra giovanile Bordles youth orchestra, che ha sede a Trieste ed è composta da musicisti di vari Paesi, tra i quali Slovenia e Croazia, fa parte del programma Erasmus+, progetto MusE. La Sala protocollare San Francesco, messa a disposizione dal Comune, è stata la cornice ideale l’8 maggio scorso per l’iniziativa che ha visto la CAN Costiera svolgere il ruolo di padrone di casa in questa tappa capodistriana dell’opera, che ne ha segnato l’esordio. Prossimamente il concerto sarà replicato in tutti gli stati che hanno collaborato con le loro scuole, vale a dire Irlanda, Italia, Turchia, Portogallo e Romania. I rappresentanti dei soggetti partecipanti erano tutti presenti a Capodistria. Alcuni hanno presenziato alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi la sera prima a Palazzo Gravisi, alla presenza del Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello e del presidente della CAN di Capodistria, Fulvio Richter. Come illustrato da Andrea Bartole, segretario della CAN Costiera, scopo del progetto è stato fornire agli adolescenti gli strumenti per sviluppare la resilienza di fronte

ai vari problemi che la vita di ogni giorno può riservare. Oltre alla musica fungono da sostegno i testi creati dai ragazzi stessi con l’uso di una app, metodo moderno e accattivante, che ha coinvolto molti giovani. La CAN costiera anche per questa iniziativa ha cercato di sviluppare una rete tra le istituzioni della Comunità nazionale italiana. Con la RTV di Capodistria si è concordato la registrazione del concerto e la produzione di un DVD. La composizione degli spartiti musicali è stata affidata al Maestro Francesco Colasanto,

che ha anche diretto l’orchestra giovanile, nonché la soprano Anna Corvino e il tenore Francesco Napoletano. Importante la collaborazione con gli studenti del Ginnasio capodistriano Gian Rinaldo Carli, Due di loro hanno fatto da narratori durante il concerto. Sottolineata ancora la collaborazione della CAN e della CI di Capodistria. Un evento pienamente riuscito, gestito in modo impeccabile dal giovane ufficio professionale della CAN Costiera.

INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO NELLE SCUOLE SLOVENE: UN PRIMO PASSO

Con il convegno sull’insegnamento e l’apprendimento della lingua italiana nei territori nazionalmente misti dell’Istria slovena, la CAN Costiera e l’Istituto per dell’educazione per la Repubblica di Slovenia hanno fatto un primo, ma importante passo avanti verso una diversa concezione dell’italiano come seconda lingua ufficiale in regione e un potenziamento del suo insegnamento nelle scuole slovene come lingua d’ambiente. Uno sforzo tra quelli prioritari nella passata legislatura per il deputato della CNI al Palamento di Lubiana, Felice Žiža, che proseguirà, sempre in collaborazione con la CAN Costiera, anche nel prossimo quadriennio. La necessità è di trovare sinergie sul territorio facendo collaborare i docenti d’italiano dei vari istituti, sloveni e italiani, ma anche individuando metodi per migliorare il loro lavoro e il profitto di alunni e studenti. Come rilevato dalla responsabile dell’Ufficio capodistriano dell’Istituto per l’educazione Alica Prinčič, da una simile strategia avrebbero vantaggio tutti coloro che vivono in Istria. L’interesse di alunni e studenti è palese, poiché la conoscenza dell’italiano può essere una marcia in più per lavorare in territorio nazionalmente misto, ma anche a contatto con la vicina Italia. Il lavoro fin qui svolto da Žiža e dalle altre istituzioni italiane è stato riconosciuto anche dagli alti ospiti presenti, guidati dal Segretario di stato all’istruzione, Damir Orehovec. Ad esprimere appoggio è giunto con un suo messaggio di saluto il Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello. Nel dibattito si sono inclusi gli esperti del settore istruzione, come i consulenti pedagogici e la direttrice del dipartimento di italianistica presso l’Università del Litorale, Nives Zudič Antonič. Al termine Alberto Scheriani, presidente della CAN Costiera, ha dichiarato: “Ritengo che il convegno abbia portato per la prima volta dalla stessa parte sia la Comunità nazionale italiana sia i rappresentanti delle scuole slovene. Abbiamo convenuto quanto sia importante migliorare l’insegnamento dell’italiano nelle scuole della maggioranza. Il Convegno ha segnato anche una presa di coscienza da parte del Ministero dell’Istruzione sull’importanza di aumentare le competenze degli insegnanti di L2. Questo è, naturalmente, soltanto un primo approccio. Servirà del tempo per far decollare tutti i provvedimenti per migliorare l’insegnamento dell’italiano e anche il suo uso sul territorio” ha concluso il professor Scheriani.

BILINGUISMO: COLLABORAZIONE FRIULI VENEZIA GIULIA- CAN COSTIERA

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza, Immigrazione, ha approvato lo schema finale del protocollo di intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana per la collaborazione in campo istituzionale e amministrativo. Come rilevato sul sito della Regione, l’obiettivo dell’intesa è favorire la collaborazione tra l’Ufficio centrale per la lingua slovena della Regione (Uc) e la Can nell’ambito della normazione e standardizzazione della terminologia giuridico-amministrativa nella combinazione italiano-sloveno. La Can ha manifestato interesse per il lavoro svolto dall’Uc, in particolare per i suoi processi di lavoro e per il funzionamento della Rete per la lingua slovena. Le problematiche relative alla traduzione di testi amministrativo-giuridici nella combinazione italiano-sloveno, come ha riferito l’esponente dell’Esecutivo regionale, che le amministrazioni pubbliche della Regione e nei Comuni costieri della Slovenia devono affrontare, sono infatti molto simili. Si è andata così ad instaurare una collaborazione che ora viene sancita con la stipula di un protocollo d’intesa. Nel dettaglio, l’intesa prevede la reciproca partecipazione dei funzionari della Regione e della CAN costiera nei rispettivi gruppi terminologici, lo scambio di buone prassi nel campo della traduzione giuridico-amministrativa e nel miglioramento della gestione dei rapporti tra Pubblica amministrazione e cittadini, la condivisione dei risultati (banche dati terminologiche, glossari, manuali di stile, metodologie di lavoro) e la reciproca partecipazione del personale a seminari o corsi di formazione, inerenti la traduzione con la combinazione sloveno-italiano nonché a corsi monografici di lingua slovena rivolti a madrelingua o pari livello.

RTV CAPODISTRIA- VERSO UNA MAGGIORE AUTONOMIA NEL SISTEMA RTV PUBBLICO

Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di programma della RTV di Slovenia si è provveduto a modificare in alcuni articoli lo statuto dell’Ente pubblico. Per la Comunità nazionale italiana è importante che siano state finalmente recepite le proposte per garantire una maggiore autonomia finanziaria e di gestione delle redazioni italiane a Radio e TV Capodistria. In virtù delle modifiche approvate sarà possibile avere un quadro preciso e trasparente dei finanziamenti derivanti dal canone RTV e dalle sovvenzioni governative per i programmi minoritari. Finora le voci di spesa passavano attraverso quella comune del Centro radiotelevisivo capodistriano, che comprende anche i programmi Radio e tv regionali in lingua slovena e la loro suddivisione era demandata al responsabile del centro regionale. Ora le competenze specifiche per i mezzi destinati alle redazioni italiane saranno affidate al Vicedirettore generale della RTV per la Comunità nazionale italiana. Una soluzione di questo genere era stata richiesta più volte dalla CNI e dal Comitato per i programmi italiani sin dal 2018 e con una specifica delibera quasi tre anni fa, ma finora era stato impossibile trovare la maggioranza necessaria. Tra i traguardi da raggiungere anche una programmazione delle risorse umane e quindi delle assunzioni, per evitare la drammatica emorragia di posti di lavoro nelle redazioni italiane, che hanno perduto il 25 percento dei dipendenti negli ultimi anni. La modifica statutaria deve ancora passare al vaglio del Comitato di controllo, ma essendo stata avallata senza appunti dall’ufficio legale della RTV, si prevede che entrerà regolarmente in vigore con il prossimo anno. Il Consigliere della CNI presso il Consiglio di programma RTV, David Runco, che ha seguito da vicino le procedure a Lubiana e la CAN Costiera hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto. In particolare viene sottolineata la trasparenza con la quale saranno erogati da ora in poi i finanziamenti per i programmi italiani Radio e tv, la possibilità di pianificare meglio le assunzioni e stilare i programmi delle emittenti autonomamente.