Le attività della CAN Costiera

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PARLAMENTO: BLOCCATA LA LEGGE SULLE SCUOLE ITALIANE L’ITER LEGISLATIVO RIPRENDA QUANTO PRIMA

Gennaio per la Comunità nazionale italiana è stato caratterizzato dagli accesi dibattiti sulle modifiche della legge sui diritti della CNI nel campo dell’istruzione. Le norme, proposte dai deputati Felice Žiža e Ferenc Horvath, sono state sostenute dal governo, dal competente comitato parlamentare e dalle forze governative, venendo approvate una prima volta. Successivamnte, però, venivano bloccate dal veto sospensivo del Consiglio di stato e all’atto di essere votate nuovamente alla Camera, venivano registrati 44 voti a favore e 33 contrari, due voti in meno della richiesta maggioranza assoluta per far entrare in vigore le modifiche. Saltava cosi, per ora, la possibilità di migliorare le competenze linguistiche dei docenti delle scuole italiane e aumentare il livello di conoscenza della lingua d’insegnamento e per il personale non docente, ritenuta importante per creare un ambiente scolastico più adeguato all’apprendimento dell’italiano. I deputati del centro-sinistra hanno contestato la validità delle soluzioni proposte, credendo di individuare una discriminazione dei professori che non sono di nazionalità italiana. Si è giunti a parlare di “ghetizzazione” delle scuole italiane, prevedendo difficoltà nell’assunzione di insegnanti in grado di soddisfare i severi criteri per la conoscenza della lingua italiana. A nulla sono servite le assicurazioni che tutti i candidati ai posti di lavoro nelle scuole slovene avranno lo stesso trattamento, ma che accanto al titolo di studio necessario, saranno chiamati a perfezionare il loro italiano a livello di L1. Eccezioni erano previste, con la richiesta di soddisfare i criteri C1, per i docenti di sloveno, quale lingua d’ambiente e di lingue straniere. Le competenze avrebbero potuto essere elevate anche dopo l’assunzione con corsi di aggiornamento. I presidi delle scuole italiane e i consulenti pedagogici hanno appoggiato l’iniziativa di legge, sostenuta anche dalla CAN Costiera. La loro missiva ai gruppi parlamentari che confermava il loro interessamento al potenziamento delle competenze linguistiche e il sostegno alle proposte del deputato Žiža, non sono state tenute in considerazione e anzi ne è stata messa in dubbio, senza alcuna prova tangibile, la veridicità. Nel corso di un incontro di metà febbraio tra il parlamentare della CNI, i presidi e i consulenti pedagogici, promosso dalla CAN Costiera, è stato stabilito che l’iter legislativo interrotto debba riprendere quanto prima. Un perfezionamento delle competenze linguistiche- è stato detto- è assolutamente necessario per dare una marcia in più agli istituti italiani e far rispettare i dettami costituzionali vigenti. A questo punto sarà necessario attendere la fine delle elezioni parlamentari, la costituzione del nuovo parlamento e dell’esecutivo a Lubiana.

 

UFFICIO DEL BILINGUISMO: BILANCIO DEL PRIMO MESE D’ATTIVITA’

Subito dopo Capodanno è decollata l’attività dell’Ufficio per il bilinguismo presso la CAN Costiera. Una struttura inseguita per una decina d’anni, scanditi da richieste, trattative e appelli alle autorità di Lubiana affinché si facesse, finalmente, questo passo avanti per colmare le lacune nell’attuazione del bilinguismo sul territorio, fungere da sostegno ad istituzioni e singoli, che devono curare traduzioni dallo sloveno in italiano e viceversa. Finalmente quest’anno, grazie alla stretta collaborazione con il deputato della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža e al suo accordo di collaborazione con il governo, l’Ufficio ha potuto aprire i battenti e hanno iniziato il loro percorso lavorativo la traduttrice, Chiara Vianello e la collaboratrice professionale, Kim Jakopič. Siamo andati a conoscerle nei moderni vani del Centro amministrativo “Solis”. Per iniziare abbiamo chiesto loro quali sono le competenze loro affidate. “L’Ufficio per il bilinguismo è stato costituito prevedendo i nostri due posti di lavoro. Rappresentiamo l’anello di congiunzione in materia di uso della lingua italiana, tra le istituzioni della CNI, la pubblica amministrazione e vari enti che operano nel territorio nazionalmente misto” ci hanno spiegato con entusiasmo Chiara e Kim. “Il nostro compito è di fornire supporto ai connazionali che rilevano violazioni del bilinguismo nella vita di ogni giorno, nei rapporti con le varie istituzioni, cercando di risolvere i loro problemi, ossia di far rispettare le norme sul bilinguismo. Ai soggetti della CNI, invece, garantiamo piena collaborazione nella traduzione di varie comunicazioni provenienti dai ministeri in lingua slovena, come succede nelle nostre scuole, che devono disporre anche della versione in italiano per comunicare disposizioni varie a genitori e alunni. Personalmente in questi primi giorni di lavoro ho tradotto la legge sui diritti particolari delle Comunità nazionali italiana ed ungherese nel campo dell’educazione e dell’istruzione. Ho preparato in versione italiana dell’ultimo comunicato dell’Istituto nazionale per la salute pubblica sulla pandemia di Covid, che le scuole possono ora usare e trasmettere ai fruitori in forma bilingue. Voglio precisare che il nostro ufficio non è pensato come servizio di traduzione per le persone fisiche, ma soltanto per le necessità delle istituzioni CNI, comprese le CAN e le Comunità degli Italiani, che con il tempo avranno a disposizione anche in italiano tutte le documentazioni necessarie al loro lavoro, provenienti in sloveno da Lubiana e che noi raccoglieremo in un archivio specifico. Un’altra mansione che mi è stata affidata è quella di collaborare alla ricerca linguistica terminologica per creare delle banche dati, principalmente in campo giuridico, per uniformare le traduzioni degli enti pubblici” spiega la traduttrice Vianello. Quali sono i compiti specifici della collaboratrice professionale dell’Ufficio? “Il mio ruolo è quello di tenere le relazioni con il pubblico, in primo luogo con i connazionali che potranno contattarmi via telefono o posta elettronica per segnalare irregolarità nella mancata applicazione del bilinguismo, chiedere consulenza e altre questioni del genere. Sarà mio compito precipuo contattare istituzioni varie per segnalare loro omissioni o imprecisioni nell’attuazione del bilinguismo. Potremo intervenire con Chiara anche da sole quando le osserveremo. Ora che il lavoro è impostato inizieremo un giro di visite per comprendere le necessità e le difficoltà riscontrare con il bilinguismo sia nell’ambito della CNI sia tra persone giuridiche della maggioranza. Riteniamo sia importante intervenire con il massimo garbo nel segnalare le inadempienze, proponendo se necessario collaborazione per completare le diciture bilingui in territorio nazionalmente misto. Non intendiamo effettuare interventi, per così dire, a gamba tesa, ricorrendo subito a denunce o chiedendo sanzioni, sebbene non escludiamo di doverlo fare con chi ignorerà i richiami al rispetto del bilinguismo” rileva la Jakopič. Le due responsabili dell’Ufficio, hanno stilato un calendario di appuntamenti per farsi conoscere sul territorio, facilitando in tal modo il futuro lavoro. Per contattare l’Ufficio del bilinguismo presso la CAN Costiera è possibile chiamare il numero 05-6279150 oppure scrivere un messaggio all’indirizzo di posta elettronica: bilinguismo@cancostiera.eu.

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CAN ISOLA: GIORNATA DEL RICORDO NELLE TESTIMONIANZE DI ESULI E RIMASTI

La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola ha riproposto anche quest’anno la celebrazione del 10 febbraio, Giornata del ricordo. Con il titolo di “Vite spezzate: parliamone! Incontro tra isolani al di qua e al di là del confine”, ha voluto ricordare la tragedia dell’esodo, che ha spinto centinaia di migliaia di istriani, fiumani e dalmati a lasciare le loro terre per trovare rifugio in Italia, ma anche in altri Paesi, spesso molto lontani. La serata, presentata dal presidente Fiorenzo Dassena, è stata ideata da Giorgio Dudine e dalla sua consorte Amina, che ha preparato la filodrammatica e il gruppo musicale Rondini in canto, protagoniste del programma artistico- culturale. Collegati in remoto dai loro attuali luoghi di residenza, esuli isolani che hanno portato la drammatica testimonianza di chi ha abbandonato tutto e per rimanere legati alla loro appartenenza italiana, hanno optato per trasferirsi altrove. Hanno allacciato un commovente dialogo con chi era presente in sala, che ha invece portato la triste esperienza di chi ha visto svuotarsi Isola e dintorni, sparire parenti e amici nel giro di pochi giorni. Alla serata ha presenziato il Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello che ha avuto parole d’elogio per l’iniziativa della CI Dante Alighieri, per il suo impegno a tenere vivo il ricordo di un drammatico fatto storico per queste terre. Il presidente della CAN di Isola, Marko Gregorič, da parte sua, ha rilevato l’importanza del Giorno del ricordo anche per spiegare alle giovani generazioni ciò che è accaduto tanti decenni fa, facendo in modo che fatti del genere non si ripetano mai più. Sempre a Palazzo Manzioli si è svolta l’11 febbraio la presentazione del libro in sloveno “V tišini spomina. ‘Eksodus’ in Istra” (Nel silenzio della memoria. ‘Esodo’ e Istria), firmato dalla ricercatrice e docente universitaria Katja Hrobat Virloget. Ha voluto raccogliere nel volume testimonianze atte a far comprendere il dramma dell’esodo, spesso taciuto dai rimasti per timore, accrescendo il dolore per la partenza di amici e parenti. “Abbiamo voluto presentare due facce della stessa medaglia” – ha spiegato il presidente della CAN Marko Gregorič in apertura dell’evento. ”Un libro che credo sia giusto venga letto dal pubblico sloveno, i cui contenuti e complessità, come Comunità Nazionale Italiana ci riguardano da vicino”.

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CAN PIRANO: IL PREMIO TARTINI 2021 ALLA FAMEA DEI SALINERI

Quasi vent’anni di costante impegno a mantenere vive le tradizioni dei salinai, a far conoscere sistemi di produzione del sale, a far entrare i nomi originali degli attrezzi nel patrimonio culturale ad aprire una finestra sulla vita nelle saline sull’alimentazione di chi vi viveva. Per questi motivi il Comune di Pirano ha conferito alla “Famea dei salineri”, gruppo etnografico della Comunità degli Italiani piranese, il Premio Tartini 2021, il massimo riconoscimento comunale in campo culturale, consegnato in occasione dell’8 febbraio, giornata della Cultura slovena. La sezione, guidata da Giorgina Rebol, appartenente ad un’antica famiglia di salinai, è diventata con il passar degli anni il simbolo del costante impegno dei connazionali piranesi per rimanere attaccati alle proprie tradizioni. Immancabili alla Festa del Santo Patrono, San Giorgio, che segnava in passato l’inizio della stagione del sale, hanno pensato con grande impegno a far conoscere le peculiarità del mondo delle saline di Sicciole, strettamente legate a Pirano, al suo sviluppo come città ai tempi della Serenissima e, in tempi moderni, con la produzione ridotta notevolmente, più importante per completare l’offerta turistica nella fascia costiera. Nella motivazione del premio è stato sottolineato il contributo dato da decine di attivisti della CI Giuseppe Tartini (alcuni dei quali purtroppo non sono più tra noi) alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale rappresentato dalle saline, che hanno anche un notevole valore dal punto di vista ambientale per la flora e la fauna che vi trova dimora, ma anche dal punto di vista paesaggistico.

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